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Olio d’oliva: gli italiani tagliano i consumi. L’indagine dall’Istituto Piepoli

2024-03-07T11:24:28+02:007 Marzo 2024 - 10:31|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Milano – L’aumento del prezzo dell’olio extravergine di oliva, che oggi è arrivato a costare in media nove euro a bottiglia, cambia le abitudini d’acquisto di circa il 30% dei consumatori. A dirlo è un’indagine condotta su un campione di italiani dall’Istituto Piepoli – pubblicata da Il Sole 24 Ore – che sottolinea come il 47% degli intervistati avrebbe diminuito il consumo del 30% e il 40% lo avrebbe dimezzato. In generale, il 45% sostiene di aver cambiato le proprie abitudini in cucina passando all’olio di semi. Secondo l’Istituto Piepoli, questa fuga dall’olio avrà delle conseguenze durature e potrebbe portare a una riduzione stabile dei consumi anche del 40%.

Ricordiamo che il mercato dell’olio d’oliva è fortemente sotto pressione. La crisi climatica ha portato a una diminuzione della produzione internazionale, colpendo l’Italia, ma soprattutto la Spagna, tra i principali produttori.

I produttori italiani, però, non sono completamente d’accordo con i numeri emersi dallo studio Piepoli. Come spiega al quotidiano Zefferino Monini, Ad dell’omonimo oleificio, i dati Nielsen – che tracciano gli acquisti reali – mostrano un calo più contenuto: per il 2023 le vendite di olio extravergine nella Gdo sono diminuite del 9,5% e la media per i mesi di gennaio e febbraio 2024 indicano un calo dei volumi intorno al 7,8%.

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