• Ristorazione collettiva

Ristorazione collettiva: le materie prime pesano sui ricavi (36%)

2023-09-19T10:08:57+02:0019 Settembre 2023 - 10:07|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – “Siamo molto preoccupati per quanto continuerà ad accadere anche nel prossimo anno, perché il nuovo Codice dei contratti non ci sta aiutando. Non si vede, inoltre, nessun segno di rallentamento del costo delle materie prime, solo l’energia ha visto un calo”. Lo afferma Carlo Scarsciotti, presidente Angem (Associazione nazionale della ristorazione collettiva e servizi) e di Oricon (Osservatorio ristorazione collettiva e nutrizione), come riporta il Sole 24 Ore.

 

Secondo l’associazione, per quanto riguarda gli affidamenti alle aziende della ristorazione collettiva, almeno tre contratti su quattro sono stati stipulati tra il 2019 e il 2020: per questi non c’è una possibilità di revisione dei prezzi alla luce dell’aumento del costo delle materie prime. In quanto la clausola di adeguamento dei prezzi si applica solo ai contratti stipulati dopo gennaio 2022.

 

In quattro anni, i prezzi all’ingrosso delle derrate alimentari sono cresciuti di un terzo e l’incidenza degli acquisti delle materie prime sui ricavi delle aziende della ristorazione collettiva è salita al 36% (era il 29% el 2019). Nel 2022, i ricavi delle aziende del settore hanno superato i 3,7 miliardi di euro (+12,9% sul 2021), per 770 milioni di pasti serviti. Nel 2019 i ricavi erano di 4,1 miliardi, per 859 milioni di pasti.

 

Chiara Nasi, presidente Cirfood, spiega che l’utile per un pasto del valore ipotetico di 5 euro è sceso dell’1,6%, passando dai 12 centesimi nel 2019 agli 8 centesimi attuali. Franco Buschi, Ceo schools and health & care Sodexo, spiega, riguardo i contratti di appalto, che “la modalità prevalente è quella dell’offerta economicamente più vantaggiosa passata dal 20 al 30% delle gare, il ricorso spinto ai criteri ambientali minimi, il disequilibrio prezzo-rincaro derrate e pagamenti in concessione”.

Torna in cima