Milano – Nuovo caso di carne di cavallo non indicata in etichetta in Italia. Secondo quanto è stato rilasciato dal ministero della Salute, alcuni campioni di ragù Star sono risultati positivi al test del Dna per la presenza di carne equina. Si tratta di quattro lotti di sughi pronti: Gran ragù con verdure (lotto LH
Turate (Co) - Terzo caso di prodotti con carne di cavallo non indicata in etichetta. Il nuovo riscontro positivo è stato rilevato in un ipermercato di Turate, in provincia di Como. Il nome della referenza in questione è Piemontesino al vitello, realizzata da un’azienda con sede a Usmate Brianza (Mb), la Marchesina. I Carabinieri del
Stoccolma – Contrariamente a quanto affermato ieri da Ikea, sembra che tracce di carne di cavallo siano state riscontrate nelle polpette vendute nei negozi. A comunicarlo è lo stesso fornitore dell'azienda svedese, Dafgaard. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa svedese TT, la percentuale di carne equina nei prodotti sarebbe tra l'1 e il 10%. Ancora
Verona – Secondo quanto pubblicato dall’Ansa, l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha riscontrato la presenza di carne equina, non indicata in etichetta, in una confezione di lasagne realizzate da Eurochef Italia, società con sede a Sommacampagna (Vr). I Nas di Padova hanno prelevato il campione di prodotto in un supermercato di Verona. La
Milano – Con una nota diffusa nelle ultime ore, Ikea ha comunicato il ritiro del lotto contenente tracce di carne equina, scoperto dagli ispettori sanitari della Repubblica Ceca: “Ikea sta valutando con estrema attenzione i risultati del test condotti da parte delle autorità della Repubblica Ceca, che mostrano le indicazioni di tracce di carne di
Praga - Anche Ikea coinvolta nella vicenda della carne equina. In Repubblica Ceca, le autorità hanno riscontrato la presenza di carne di cavallo nelle polpette, prodotte in Svezia e offerte nei punti vendita della catena. Gli ispettori hanno segnalato il caso all’Agenzia europea allerta cibi, che si sta occupando del caso. I Nas di Milano
Milano – Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, nessuna anomalia sarebbe emersa dai primi accertamenti dei Carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazione) nello stabilimento Nestlè di Moretta, in provincia di Cuneo e nella sede legale dell’azienda a Milano. Le responsabilità legate alla presenza di tracce di carne equina nei prodotti a marchio Buitoni, ritirati negli scorsi giorni,
Hong Kong – Lo scandalo dei prodotti Findus contenenti carne equina arriva anche in Asia. Le autorità di Hong Kong hanno, infatti, provveduto a ordinare il ritiro di lasagne Findus dagli scaffali dell’insegna ParknShop, una delle maggiori del Paese. Queste referenze, infatti, risulterebbero importate dalla Gran Bretagna e realizzate dalla Comingel, la compagnia francese coinvolta
Torino – Saranno oltre 200 i test sui prodotti surgelati che saranno condotti in Italia nei prossimi giorni, per escludere la presenza di carne equina. Nonostante, dopo i primi accertamenti, non sia stata riscontrata nessuna anomalia, l’Istituto zooprofilattico di Torino effettuerà alcune analisi su campioni di referenze a base di carne surgelata provenienti da tutta
Bruxelles – Etichette più severe e test del Dna obbligatori. Queste sono le misure ritenute necessarie da Bruxelles per arginare lo scandalo della carne equina che sta investendo a macchia d’olio i Paesi dell’Unione Europea. Il Commissario alla salute Tonio Borg ha proposto che, a partire dal 1° marzo, tutti i 27 Paesi membri conducano
Parigi - Il caso della carne di cavallo nei prodotti surgelati Findus diventa una questione internazionale. Le autorità sanitarie britanniche hanno rilevato, qualche tempo fa, la presenza di carne equina in alimenti che riportavano in etichetta l’origine esclusivamente bovina. Protagonista della vicenda l’azienda francese Comigel, che prepara i prodotti surgelati per la Findus e che
