Trend suino: nei primi mesi del 2023 produzione in calo, prezzi alti, aumento dell’import. L’analisi di Ismea

2023-06-27T10:46:23+02:0027 Giugno 2023 - 10:46|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , , |

Roma – Le problematiche legate alla diffusione della Psa e i costi di produzione elevati sono i due principali fattori che hanno determinato l’attuale situazione del mercato suinicolo a livello globale.

L’analisi di Ismea – nell’ultimo report sulle ‘Tendenze del comparto del suino nel primo trimestre 2023’ – vede una produzione in calo in tutta l’Ue del 7,7% e i prezzi della carne a livelli elevati, con picchi record. In Italia, in particolare, il calo produttivo è stato del 6,5% (237mila capi in meno): sono stati macellati, infatti, oltre 4,3 milioni di capi (di cui circa il 75% all’interno del circuito Dop). Come spiega l’Istituto, la minore disponibilità di prodotto, a fronte di una tenuta della domanda finale, ha contribuito quindi a tenere alta la pressione sui prezzi lungo la filiera, mostrando i primi segnali di cedimento solo nell’ultimo mese. Nel mese di maggio, le variazioni su base annua dei prezzi sono state: +32% per i suini pesanti destinati al circuito tutelato; +15% per le cosce fresche destinate al circuito tutelato; +16% per il lombo taglio Padova destinato al consumo fresco.

La minore offerta interna ha continuato a spingere l’importazione di capi vivi (+3,6% a volume) e di carni suine per il consumo fresco. A causa della scarsa convenienza, invece, è calato l’import di prosciutti freschi destinati all’industria (-6,4% in volume), di carni surgelate (-7,8% in volume) e di preparazioni e conserve (-5,1%).

Per quanto riguarda gli acquisti domestici, dopo la buona performance dello scorso anno – dove la carne suina ha sostituito per buona parte quella bovina – nei primi cinque mesi del 2023 anche le carni suine e i salumi hanno perso appeal nelle scelte di consumo degli italiani: rispettivamente -3,4% e -4% a volume.

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