Roma – Mentre l’inflazione è scesa al 5,9%, come riporta il Corriere della Sera, registra aumenti ancora superiori al 10% il carrello della spesa. Il governo, quindi, spera di chiudere a settembre il Patto antinflazione con tutta la filiera dei beni di largo consumo. Così da far partire dal primo di ottobre il listino dei prodotti a prezzo calmierato.
Manca ancora, però, l’accordo con le industrie produttrici, da cui il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si aspetta una risposta positiva, visto che in Francia hanno firmato il patto. In attesa di nuovi svolgimenti sul Patto antinflazione, sottolinea poi il ministro, continuano comunque le azioni di monitoraggio, e altri provvedimenti potrebbero arrivare con la manovra di Bilancio, “perché questo governo non accetta ricatti di lobby né di multinazionali: il far west è finito”.
Sono stati, infatti, come evidenzia il ministro, rafforzati i poteri di ‘Mister prezzi’, che ora “può convocare il comitato di allarme rapido ogni volta che si verificano crescite anomale dei prezzi e, se necessario, può attivare la Guardia di Finanza e l’Antitrust”. Un ruolo centrale, conclude poi Urso, hanno e continueranno ad avere anche le segnalazioni dei cittadini sul sito del ministero.
