Allevamenti: tregua fiscale per le aziende colpite da Psa o influenza aviaria

2022-04-05T10:57:18+02:005 Aprile 2022 - 10:50|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Roma – Gli allevamenti suinicoli e avicoli coinvolti nell’emergenza sanitaria della peste suina africana (Psa) e dell’influenza aviaria – le due malattie che hanno duramente colpito il settore nei mesi scorsi – possono beneficiare di una tregua fiscale. La proroga dei versamenti disposta al comma 6-quater dell’articolo 3 del decreto Milleproroghe 2022, inserito dalla legge di conversione n. 15 del 2022, avente decorrenza dal 1° marzo, prevede infatti il congelamento dei versamenti con scadenza ordinaria a fine giugno, da effettuarsi in qualità di sostituti d’imposta. Come spiega l’agenzia delle Entrate, sono prorogati al 31 luglio 2022 i termini in scadenza tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2022 per i versamenti dell’Iva, delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, delle trattenute relative alle addizionali all’Irpef regionale e comunale operate in qualità di sostituti d’imposta. Possono beneficiare di tale tregua fiscale i soggetti con specifici presupposti territoriali – le attività di allevamento avicunicolo e suinicolo che, dal 1° gennaio 2022, hanno sede operativa in uno dei comuni rientranti nelle aree assoggettate alle restrizioni -, e determinati presupposti soggettivi – vale a dire coloro che esercitano l’attività di allevamento in via ‘non marginale’ rispetto all’attività complessivamente svolta (il volume d’affari generato da tale attività non deve quindi essere inferiore al 10% del volume d’affari complessivo nel periodo d’imposta precedente alla restrizione).

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