Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in Italia sale la domanda di latte crudo, ma i prezzi restano stabili

2021-04-26T09:17:43+02:0026 Aprile 2021 - 09:17|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che l’arrivo di sabato 1° maggio si fa sentire sui mercati esteri. Mentre sul mercato nazionale la domanda di latte crudo sembra aumentare leggermente, con i prezzi stabili intorno a 0,32 €/kg. Quanto al burro, i prezzi si assestano al ribasso con prezzi trattabili. Anche se la Francia conferma il prezzo di 4,23 €/kg per la terza settimana consecutiva. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Il 1° maggio, pur cadendo di sabato, sui mercati esteri si fa sentire, con la crema che martedì veniva offerta a 1,88 €/kg e 24 ore dopo veniva trattata a 1,82 €/kg. Il latte crudo, che se in Germania continua a restare a 0,38 €/kg, dalla Francia vi sono offerte intorno a 0,34-0,35 €/kg, ma ci sono anche offerte da altre origini per un latte meno pregiato a 0,32 €/kg. Lo scremato estero offerto a 0,19 €/kg ma trattato anche a livelli inferiori. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia. Sul mercato nazionale, malgrado il sabato 1° maggio, la domanda di latte crudo sembra essere un po’ in aumento; abbastanza stabili i prezzi che restano intorno a 0,32 €/kg. Lo scremato offerto a 0,17 €/kg, la crema nazionale di qualità sullo spot offerta intorno a 1,86 €/kg fino a giovedì mattina perché nel pomeriggio qualcuno ha offerto ingenti quantitativi a 1,80/1,81 €/kg. I suddetti prezzi si intendono partenza.

– Questa settimana Kempten ha calato di € 0,05 sia il minimo che il massimo del burro, che passano rispettivamente a 3,95 e 4,05 €/kg con una media di 4,00 €/kg. Anche l’Olanda continua a restare molto allineata all’andamento tedesco e calando anche lei di € 0,05 si porta a 3,99 €/kg, Continua ad essere un caso a sé la Francia che conferma 4,23 €/kg per la terza settimana. Questa settimana la media dei tre bollettini che prendiamo in considerazione è 4,073 €/Kg. Inutile dire che è una media falsata dal bollettino francese che è addirittura estremamente più caro del mercato reale. Sul mercato c’è un assestamento dei prezzi al ribasso, con merce polacca offerta a 3,95 €/kg e la tedesca o di pari qualità offerta a 4,10-4,15 €/kg. Sia i traders che i produttori, però, spingono per vendere, di conseguenza i prezzi offerti sembrano alquanto trattabili. Totale mancanza di prodotto vecchio, il che lascia supporre che gli stock siano inesistenti o ridotti al lumicino. Viene spontanea la domanda: che cosa succederà se dovessero riprendere i consumi nel food service?

– Il latte in polvere sui tre mercuriali hanno un andamento diverso da Paese a Paese. La Germania aumenta sia lo scremato per uso zootecnico che quello per uso alimentare, invariato l’intero. L’Olanda invece cala l’intero e lo scremato alimentare, lascia invariato lo scremato per uso zootecnico. La Francia invece aumenta sia l’alimentare che l’intero. Logicamente il mercato coglie al balzo questi aumenti e subito oggi chiedono rincari di circa 30-40 €/ton rispetto alla settimana precedente. Anche nella polvere vi è solo offerta di merce fresca.

– A Kempten tengono invariato il siero in polvere per uso zootecnico ma aumentano quello per uso alimentare. In Olanda resta stabile mentre la Francia aumenta e non di poco.

– In Italia, nei bollettini dei formaggi si registra un calo per il Grana Padano a Verona, Mantova (solo il fuori sale e lo stagionato 10 mesi in entrambi i casi) e a Cremona. Inoltre, cala di € 0,05 il Monte Veronese a Verona e aumenta di € 0,10 il Pecorino Romano a Milano. Quotazioni medie Ue in aumento per l’Emmentaler a 4,85 €/kg e il Gouda a 3,17 €/kg, in calo per l’Edamer a 3,16 €/kg e stabili per la sesta settimana consecutiva il Cheddar a 3,08 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato

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