Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: lieve ripresa per la crema. In calo i bollettini delle polveri

2017-02-06T10:07:47+02:006 Febbraio 2017 - 10:07|Categorie: Formaggi, Latte|Tag: , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche del mercato lattiero caseario della scorsa settimana, caratterizzata da leggeri rialzi per la panna, per effetto della ripartenza della domanda nei mercati del Nord Europa. In calo i bollettini del latte in polvere. In Italia, ancora lievi aumenti per le quotazioni del parmigiano reggiano Dop. Di seguito il commento integrale:

· Finalmente un piccolo segnale di cambio di tendenza, rispetto le prime settimane dell’anno. La panna viene offerta intorno a 1,84 euro/Kg, il latte crudo a 0,39/0,40 euro/lt e il latte scremato a 0,20 euro/lt. Quotazioni da intendersi reso nord Italia. Questo cambio di tendenza sembra dovuto alla ripartenza della domanda sui mercati nord europei. In Germania, le produzioni sono in leggero aumento rispetto al dicembre 2016 ma restano comunque ancora inferiori del 5% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

· Quotazioni del burro di Kempten: diminuito di 0,15 euro il minimo, oggi a 3,90 euro/kg, e di 0,05 euro il massimo, oggi a 4,20 euro/Kg. Come sempre, i bollettini sono più lenti del mercato, sia a registrare gli aumenti che le diminuzioni dei prezzi. Operatori tedeschi, infatti, affermano che i 3,80 euro/Kg partenza per il markenbutter è il minimo che è stato toccato e oggi il mercato è riaumentato a 3,90 euro/Kg. Gli stessi operatori affermano che una forbice di 0,30 euro tra il minimo e il massimo sia una scelta politica. Il bollettino olandese è calato di 0,10 euro e si è portato a 4,07 euro/Kg; anche quello francese è calato di 0,10 euro e si è portato a 4,25 euro/Kg. Riguardo all’andamento del mercato della materia grassa, sono tutti fermamente convinti che con la ripartenza della domanda, che come già scritto si sta vedendo, assisteremo ad un aumento dei prezzi, non essendoci ancora all’orizzonte un aumento importante della produzione. La commissione europea ha fatto sapere che quest’anno non aprirà lo stoccaggio privato per il burro. Il commento degli operatori è che comunque, visti i prezzi alquanto elevati del burro, nessuno avrebbe coraggio di fare stoccaggio privato.

· Calo su quasi tutti i bollettini del latte in polvere, sia scremato che intero. Il bollettino di Kempten ha segnato dei leggeri ribassi, così come il bollettino olandese; rimasto invece stabile quello francese. Riguardo all’andamento del mercato desta molta preoccupazione l’enorme quantitativo di merce all’intervento, 355mila tons circa, e allo stoccaggio privato, aumentato anche questa settimana di circa 2mila tons, arrivando a circa 65mila tons. Oltretutto le esportazioni non sembrano andare come qualcuno si augurava. La commissione ha affermato che lo stoccaggio privato di latte proseguirà anche oltre febbraio.

· Le quotazioni del siero in polvere hanno fatto registrare dei cali in Germania, per l’uso zootecnico, rimasto invariato l’uso alimentare. In Olanda si è registrato un leggero aumento mentre in Francia le quotazioni sono rimaste stabili.

· Per quanto riguarda i formaggi, nella Ue quotazioni in diminuzione per l’edamer (3,25 euro/Kg), l’emmentaler (3,83 euro/Kg) e il cheddar (3,33 euro/Kg), stabili per il gouda (3,20 euro/Kg). In Italia, leggero aumento dei prezzi minimi del parmigiano reggiano a Modena e Reggio Emilia. Anche per il formaggio, la Commissione ha annunciato che nel 2017 non verrà aperto lo stoccaggio privato.

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