Meda (Mb) – Secondo le ultime stime dell’Icco (International Cocoa Organization), è previsto un calo dell’11% nella produzione di cacao. Nel bollettino trimestrale delle statistiche del cacao, l’Icco riporta che il calo della produzione in Ghana e in Costa d’Avorio ha portato i prezzi del cacao ai massimi storici; i due paesi, da soli, producono il 60% del cacao mondiale.
Come riporta ItaliaOggi, il prezzo del cacao sui mercati internazionali è “rincarato del 40% dal primo di gennaio e più che raddoppiato rispetto all’inizio del 2023. Una tonnellata di cacao ha da poco superato il prezzo di 5.500 dollari, oltre 5mila euro, un record assoluto”.
Tra le cause principali di questa crisi del cioccolato rientrano i fenomeni atmosferici che nell’ultimo anno hanno colpito l’Africa occidentale, come El Niño, che ha portato tempeste di pioggia insolitamente pesanti seguite da ondate di caldo. Tutto ciò ha favorito la trasmissione di malattie tra le piante, riducendone ulteriormente la produzione, già in forte calo nei periodi precedenti.
Inoltre il pessimo stato delle infrastrutture contribuisce ad aggravare la situazione, insieme al fatto che la maggior parte delle coltivazioni sono gestite da piccoli agricoltori indipendenti che non hanno risorse a sufficienza per continuare a investire. Tutti fattori che fanno pensare che la ripresa richiederà parecchio tempo.
Alcuni grandi produttori, come Nestlé e Cadbury, hanno già avvertito che bisognerà adottare soluzioni strategiche per far fronte a questa crisi. Le soluzioni possibili? Una riduzione della grammatura e un ripensamento dei prodotti, con un cambio di sostanza ma non di forma. Intanto – come riporta ItaliaOggi – già si mormora, invece di intingere i prodotti nel cioccolato, di ricoprire i dolci con un sottile velo di cioccolato “spray”, che rischierebbe senza dubbio di comprometterne la qualità.
