• Banca Mps e Assocamerestero

Cibus-Tuttofood: quale futuro?

2023-06-16T11:47:07+02:0016 Giugno 2023 - 12:30|Categorie: Aperture del venerdì, Fiere, in evidenza|Tag: , , , |

Negli ultimi mesi gli operatori si sono chiesti quale direzione prenderà l’accordo tra Milano e Parma. Restano diverse incognite, ma filtrano i primi dettagli sul calendario fieristico dei prossimi anni.

Di Angelo Frigerio e Federico Robbe

Era la domanda delle domande che rimbalzava tra i padiglioni di Cibus Connecting Italy (29-30 marzo) e Tuttofood (8-11 maggio): e adesso cosa succede? Manager, buyer, importatori e operatori del mondo fieristico tutti a cercare di dipanare la matassa della recente alleanza Cibus-Tuttofood. Ma nessuno si sbilanciava più di tanto. L’intesa era appena stata resa nota e le incognite erano davvero troppe.

Ma ora, invece, cominciano a chiarirsi alcuni aspetti. In effetti, l’accordo tra Fiere Parma e Fiera Milano è recentissimo. Siglato nel marzo 2023, è frutto di una lunga trattativa iniziata nel 2020. Una partnership passata al vaglio dei soci pubblici e privati dei due Cda, in un confronto reciproco segnato da un continuo scambio di vedute. Sempre in un’ottica di collaborazione tra gli enti fieristici, pensando a come valorizzare al meglio il made in Italy. Fiera Milano diventa il secondo azionista privato di Fiere di Parma, con una quota del 18,5%, dopo Crédit Agricole Italia, che detiene il 26,44%. Insieme a Unione Parmense degli Industriali, a quota 6,88%, si consolida dunque un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società Ducale negli ultimi 14 anni. Proprio l’ente fieristico gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus: Federalimentare. I soci pubblici, ovvero Comune e Provincia con il 15,97% ciascuno e Regione Emilia Romagna (che detiene il 4,15%), ampliano il loro patto alla Camera di Commercio (che detiene il 9,78%), rispondendo alle sollecitazioni istituzionali.

Ora, dicevamo, inizia a chiarirsi il progetto. Il prossimo anno, dopo l’edizione light del 2023, Cibus tornerà in grande stile a Fiere di Parma, dal 7 al 10 maggio con tutto il meglio del made in Italy agroalimentare. L’anno successivo toccherà a Tuttofood, in scena a Milano dal 5 all’8 maggio 2025 con una notevole presenza di espositori internazionali e un innovativo ‘Fuori salone’, in parte anticipato durante il recente Aperitivo Festival del vulcanico Federico Gordini.

Fin qui si tratta di informazioni note, il vero tema è quel che accadrà nel 2026. Stando a fonti solitamente bene informate, dovrebbe esserci ‘Tuttofood powered by Cibus’ a Milano nel mese di maggio, con una foltissima presenza di espositori da tutto il mondo mentre l’anno successivo – ovvero nel 2027 – ci sarebbe Cibus a Parma sempre più focalizzato sul made in Italy e i suoi territori. Entrambe le fiere avranno un’attenzione particolare al fuori casa e alla sostenibilità, ovvero gli ambiti attraverso i quali le generazioni future, sempre di più, si relazioneranno con il mondo food&beverage. Nel 2028 tornerebbe Tuttofood in veste sempre più internazionale, probabilmente a maggio ma forse in autunno (in chiave potenzialmente antagonista a Sial).

La regia degli eventi sarà affidata formalmente a Fiere di Parma, ma Fiera Milano contribuirà allo sviluppo integrato dei due eventi sia come azionista sia in termini di risorse umane in quanto il team avrà due uffici: uno a Parma e l’altro presso Fiera Milano; si creeranno interessanti sinergie nell’area Horeca con la ‘corazzata’ Host guidata da Simona Greco, oggi anche Board Member di Fiere di Parma. Se il calendario dovesse essere questo, si conferma la volontà di creare un player di respiro internazionale pronto a capitalizzare i vantaggi di una location come Milano e il know how di Fiere Parma, cresciuta esponenzialmente in questi anni, e di Federalimentare (oggi guidata da Paolo Mascarino, top manager Ferrero).

Da queste premesse appare chiaro che il nuovo soggetto – anche con il supporto del Governo – punterebbe a competere con alcune grandi fiere europee, attraverso un combinato disposto unico ovvero Cibus&Tuttofood. Un player che avrebbe in portafoglio due eventi consolidati e integrati, con un elevato potenziale che potrà essere alternativo ai competitor continentali, storici ma isolati. Anche tenendo conto della pluriennale partnership tra Parma e Colonia. Insomma, molti aspetti sono ancora da definire, com’è naturale che sia. Ma il progetto inizia a prendere forma. Ed è senz’altro una buona notizia per il nostro made in Italy.

Torna in cima