Crisi Fiorucci: l’azienda propone 155 esuberi (13 in meno rispetto ai preventivati). I commenti dei sindacati

2024-01-22T10:13:35+02:0022 Gennaio 2024 - 10:13|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , |

Roma – Venerdì 19 gennaio, alla conclusione dell’incontro in sede istituzionale (Regione Lazio) tra le segreterie nazionali e territoriali di Fai Cisl, Flai Cigl, Uila Uil, le Rsu aziendali e la proprietà di Fiorucci, le sigle sindacali confederate ribadiscono in una nota “la necessità che la procedura coinvolga solo lavoratori ‘volontari’ e che non si proceda con le terziarizzazioni, che vengano incrementati gli incentivi e, in ogni caso, sia diminuito il numero degli esuberi”. A fronte di tali richieste, l’azienda ha confermato la diminuzione di 13 unità del numero degli esuberi arrivando così a 155 complessivi, e si riserva di svolgere ulteriori riflessioni in merito alle terziarizzazioni. “Per quanto riguarda gli incentivi, l’azienda ha confermato quelli già proposti, incrementando i massimali per coloro che potranno accedere alla pensione tra 0 e 36 mesi, e, rispondendo a una ulteriore richiesta sindacale, riconoscerà per i volontari pensionabili o che raggiungono la pensione entro 36 mesi che manifesteranno il loro interesse entro il 26 gennaio:

  • 2mila euro per chi matura i requisiti entro 12 mesi
  • 4 mila euro per chi matura i requisiti entro 24 mesi
  • 6 mila euro per chi matura i requisiti entro 36 mesi

Nella giornata di oggi, lunedì 22 gennaio, si svolgeranno le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori per fornire ulteriori informazioni sulla riunione odierna e decidere i prossimi passi da intraprendere.

“L’azienda sta aumentando gli incentivi all’esodo. Stiamo lavorando sulla volontarietà della procedura, cercando di trovare un numero maggiore di volontari. La Regione per adesso rimane un osservatore”. Così Marco Pasti di Fai Cisl commenta l’incontro in sede istituzionale con la proprietà di Fiorucci, che ha avuto luogo venerdì 19, dopo che nella giornata precedente 100 lavoratori avevano svolto un presidio sotto gli uffici della giunta regionale del Lazio. “Siamo ancora distanti da un possibile accordo”, commenta a sua volta Alessandro Vona di Flai Cgil. “Registriamo piccoli passi avanti da parte della proprietà che ha ridotto a 155 gli esuberi complessivi e introdotto un piccolo acceleratore per promuovere le uscite dei pensionabili”. Carla Ciocci di Ugl Agroalimentare commenta a sua volta: “Abbiamo tempo sino al 9 febbraio, quando scadono i termini della fase amministrativa della procedura. Ci si è aggiornati con la Regione per il 26 gennaio, ma la strada verso un accordo è ancora lunga. L’azienda si è resa disponibile a valutare la volontarietà delle uscite, aprendo alla possibilità di non procedere a licenziamenti coatti”.

Torna in cima