Parma – Non si ferma il rialzo perentorio con cui gli allevatori stanno portando il suino italiano a superare il record del 13 aprile scorso (2,235 euro/kg). Il traguardo è a soli 0,8 centesimi e, a meno di sedute tattiche (leggi ‘non formulato’), verrà superato settimana prossima.
I prezzi di riferimento attuali sono 2,227 euro/kg per il pesante Dop, 2,167 euro/kg per il Dop 146/160 kg e 2,059 euro/kg per il non tutelato, che torna così dopo quasi tre mesi a superare il vivo spagnolo. Questo vuol dire che il maiale italiano dall’8 giugno a oggi ha guadagnato 15,5 centesimi (+7,5%). Un numero legato alla disponibilità di capi, visto che i prezzi dei mangimi sono in calo: rispetto all’anno scorso, il mais (oggi quotato da Ismea con un prezzo medio di 0,247 euro/kg), ha perso circa il 30%, e nell’ultimo mese quasi il 6%. La soia, invece, ha avuto un’impennata a giugno, quando è passata da 0,441 euro/kg a 0,483 euro/Kg, e oggi addirittura sfiora gli 0,5 euro/Kg, ma è comunque circa il 25% in meno del valore dell’anno scorso.
Palpabile il nervosismo che questa impennata sta generando tra gli operatori di mercato. Il ‘non formulato’ sui tagli di settimana scorsa è un chiaro segnale. D’altronde, i macelli premono per scaricare questi costi all’industria e la distribuzione non sta concedendo aumenti, visti i consumi ancora non brillanti.
