Parma – I passi sono molto piccoli, ma sono già tre consecutivi e tutti e tre in una chiara direzione: seguire la tendenza europea a rendere ancora più costoso il suino vivo. Dopo la parabola discendente (-11,5% da inizio novembre a metà febbraio), il maiale italiano nelle ultime tre settimane è aumentato di 0,9 centesimi. In percentuale, è un dato quasi trascurabile (0,4%). Ma il punto di partenza era un prezzo che prima del 2022 non è mai stato neanche lontanamente raggiunto. I nuovi prezzi di riferimento sono 2,069 euro/kg per il pesante Dop, 2,009 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg e 1,868 euro/kg per il non tutelato più costoso. E il terzo aumento consecutivo segue un’onda europea ancora più vigorosa.
Settimana scorsa sono aumentati tutti i maiali, e questa settimana si è fermata soltanto la Germania, con la carcassa stabile a 2,20 euro/kg (VEZG). Questi i prezzi nel continente: carcassa belga 2,10 euro/kg (+2,9%, BPG), carcassa francese 1,961 euro/kg (+0,4%, MPB), vivo spagnolo 1,738 euro/kg (+1,8%, Mercolleida), vivo olandese 1,68 euro/kg (+1,8%, DCA 2.0), carcassa danese 1,65 euro/kg (+1,7%, Danish Crown), vivo belga 1,58 euro/kg (+3,3%, Danis). Chiari aumenti anche per i tagli: in Olanda crescono pancette (6 cent), guanciali (5), cosce e tronchi (4), spalle (3) e coppe (2/3). In Belgio coppe, costine, garetti e spalle (6 cent), pancette (5) e lardi (4-6).