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La distribuzione applica ricarichi fino al 50% sui prodotti. L’indagine della società Gea

2023-09-14T09:28:22+02:0014 Settembre 2023 - 09:28|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: , , , , |

Milano – 40/50% sui formaggi freschi, 35/40% sulla pasta, 38/42% sul tonno in scatola; 35/40% su biscotti e merendine. Sono i ricarichi applicati dalla distribuzione secondo un’indagine della società Gea, riportata in un articolo del Sole 24 Ore, in cui si ricostruisce la catena del valore dei prodotti calcolando in particolare il peso dell’Iva, della logistica e appunto della distribuzione. L’analisi prende in considerazione un paniere rappresentativo di prodotti e il tema è naturalmente caldissimo: l’1 ottobre dovrà entrare in vigore il Patto anti-inflazione, voluto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con l’obiettivo di calmierare i prezzi di alcuni beni di prima necessità. Entro il 23 settembre il quadro dovrebbe chiarirsi, con la segnalazione dei punti vendita aderenti, in cui sarà possibile trovare il “carrello tricolore” con beni food e non food.

“Il ricarico maggiore“, spiega Tito Zavanella, senior partner e presidente di Gea, “avviene sui prodotti freschi, che infatti hanno bisogno di spazi più costosi da gestire sia nella movimentazione che nello stoccaggio e nella conservazione. Senza contare la shelf-life più corta, che determina maggiori rischi e costi certi di smaltimento, tutti a carico del distributore”. Secondo Federalimentare, le imprese hanno diminuito i propri margini lordi medi dal 10,3% del 2019 al 5,7% del 2022. Quanto alla distribuzione, che storicamente ha margini più contenuti, non abbiamo dati aggiornati, ma – continua Zavanella – “una quota consistente dei costi sostenuti dai distributori è dovuta all’ampiezza degli assortimenti gestiti […] e la complessità genera costi: non solo nei punti vendita, ma anche in tutte quelle strutture non visibili al consumatore”. Perciò ridurre la varietà potrebbe essere una buona strada per abbassare i costi di gestione e, dunque, quelli finali. Ma il dibattito è più che mai aperto.

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