Manca la latta per fare le conserve (1). In crisi il settore del pomodoro italiano

2021-06-03T15:53:46+02:003 Giugno 2021 - 11:26|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta, Tecnologie|Tag: , |

Milano – Un nuovo problema si abbatte sul mercato del pomodoro italiano. Non c’è più latta per fare le conserve. E a rischio c’è l’intera campagna 2021. L’Italia è tra i paesi più attivi nella trasformazione di pomodoro: ogni anno vengono processate circa cinque milioni di tonnellate di ortaggi. A pari merito con la Cina, il Bel Paese si posiziona alle spalle del mercato statunitense, specialista di semilavorati destinati principalmente alla produzione di ketchup. Come riferisce il quotidiano La Repubblica, il settore nazionale è in allarme. Due terzi dei pomodori italiani sono destinati alle latte di banda stagnata. Si trasformano, quindi, in conserve rosse. Il materiale arriva sotto forma di bobine d’acciaio direttamente dalla Cina. “In pochi mesi il prezzo delle bobine è passato da 400 a oltre 1000 dollari a tonnellata (da 322 a 822 euro circa)”, spiega alla testata Natasha Linhart, Ceo dell’azienda bolognese Atlante, che collabora con le principali insegne della Gdo italiana. Durante il lockdown le vendite di polpe e pelati hanno registrato notevoli incrementi. I consumatori ne hanno fatto scorta, lasciando a secco i magazzini. Con la conseguente ripartenza dell’economia, i produttori di semilavorati non sono riusciti a tenere il passo con la crescente domanda. Si aggiunge, poi, il fatto che la consegna di banda stagnata dall’estero è soggetta a continui ritardi di consegna, variazioni di prezzo e costi di trasporto in aumento. Complici anche gli strascichi dettati dalla pandemia.

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