Bressanvido (Vi) – “Abbiamo all’orizzonte la discussione e l’approvazione del piano produttivo triennale 2024-2026 e per l’Asiago Dop vedo margini di crescita, grazie alla possibilità di ampliare l’offerta e conquistare spazi di mercato interni nell’Horeca e nell’industria e conquistando nuovi mercati all’estero”. Questo il giudizio – riportato da Clal – di Alessandro Mocellin (in foto), allevatore e presidente di Latterie Vicentine, cooperativa con 250 soci tra Vicenza e le Province di Padova, Verona e Treviso.
La produzione di Latterie Vicentine annovera circa 450mila forme di Asiago, 80mila forme di Grana Padano e circa 110mila quintali di latte fresco. Spiega Mocellin: “Dobbiamo mantenere l’equilibrio fra produzione e consumi, perché soprattutto con un prodotto a ciclo breve di stagionatura come l’Asiago le ripercussioni sui prezzi sono pressoché immediate, in caso di eccesso di produzione”. Sul fronte del Grana Padano Dop, Mocellin raccomanda resposabilità: “Fra gennaio e luglio la produzione è aumentata del 6% tendenziale. Serve responsabilità per evitare tensioni sul mercato”.
Il sistema, attualmente, è “in una fase di sostenibilità e di equilibrio, che si traduce in una corretta remunerazione per la produzione di Asiago, tanto per il sistema cooperativo che per l’industria”. È fondamentale riconoscere il giusto valore aggiunto del prodotto, continua Mocellin, “soprattutto perché nel territorio di Vicenza molti allevatori vengono dalla fascia pedemontana e dalla montagna, con costi superiori rispetto alla pianura”.
Positive le prospettive dell’export. “Come Latterie Vicentine siamo parte del gruppo Granterre, che ha i numeri per fare molto bene e spingere sulle esportazioni di un prodotto Dop di grande qualità come l’Asiago. E in proiezione, per conquistare nuovi mercati vedo maggiori possibilità per l’Asiago a più lunga stagionatura”.
Latterie Vicentine opera anche nel segmento del latte fresco, che registra un +8% sulle vendite. Mocellin intravede la fine di un periodo negativo: “La parabola discendente delle vendite di latte fresco potrebbe forse finalmente aver interrotto il trend ribassista. Guardiamo avanti con fiducia”.
