Roma – L’indicazione dell’origine della materia prima in etichetta è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 grazie a un decreto interministeriale. Si applica a pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari. Si tratta di un regime sperimentale adottato dall’Italia e chiesto all’Ue, possibile in virtù del regolamento europeo in materia.
“Il decreto interministeriale di proroga, che ho firmato insieme ai ministri Urso e Schillaci, dimostra il lavoro sinergico del governo Meloni attento alle istanze dei produttori e degli operatori del comparto agroalimentare e nasce dalla consapevolezza che sono ancora in corso le consultazioni sulla modifica del regolamento relativo alle informazioni sugli alimenti ai consumatori”, spiega il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Con questo decreto aiutiamo i nostri produttori che utilizzano il 100% di materia prima italiana e sosteniamo la produzione agricola tricolore. Lavoriamo affinché i cittadini possano sempre effettuare scelte consapevoli, grazie a informazioni chiare sull’origine delle materie prime degli alimenti. Continuiamo, allo stesso tempo, a difendere i nostri prodotti contro l’introduzione di sistemi di etichettatura condizionanti, che non guardano alla qualità ma a modificare e indirizzare le scelte dei cittadini”, conclude Lollobrigida.