Peste suina, il commissario Caputo cita i numeri (sbagliati) di Coldiretti sul mancato export

2023-09-13T15:41:55+02:0013 Settembre 2023 - 15:39|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , , |

Roma – E’ un abbaglio mica da poco, quello del commissario straordinario per l’emergenza peste suina, Vincenzo Caputo. Direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche, è subentrato il 25 febbraio 2023 ad Angelo Ferrari. Non proprio ieri mattina. Eppure, in una lunga intervista del 9 settembre, in cui spiega il Piano straordinario al Quotidiano sanità, ha rilasciato dichiarazioni su un tema incandescente come il mancato export delle aziende produttrici di carni suine e salumi. E sono dichiarazioni a dir poco discutibili. “Il problema della Psa”, dichiara Caputo, “è il suo impatto economico e sociale sulla filiera: secondo le previsioni di Coldiretti, nel caso in cui il virus dovesse espandersi si genererebbe un danno per mancato export tra i 15 e i 20 milioni al mese. Ecco perché l’investimento preventivo per la lotta alla Psa porterà benefici a quelle che potrebbero essere i danni diretti della filiera”.

Ma come: è da gennaio 2022, ovvero da quando è stato rinvenuto il primo caso in Italia, che autorevoli associazioni di settore calcolano un danno da 20 milioni di euro al mese dovuto alla chiusura dei Paesi terzi, e Caputo non lo sa? La notizia è stata riportata da tutti gli organi di informazione di ogni ordine e grado e sempre confermata in questi mesi tramite comunicati ufficiali di Assica e innumerevoli articoli. Materiale abbastanza semplice da reperire. Perchè poi tirare in ballo Coldiretti, non si sa. Oltretutto l’approccio di Caputo sembra un po’ minimizzatore: dire “nel caso in cui il virus dovesse espandersi” e poi citare un ipotetico danno lascia quasi intendere che la situazione oggi sia sotto controllo. Invece non lo è affatto.

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