Polli: la Danimarca vieta l’allevamento a rapido accrescimento. È il primo Paese a farlo

2023-07-19T09:54:01+02:0018 Luglio 2023 - 10:01|Categorie: Carni|Tag: , |

Milano – Decisione storica per il governo danese: il Paese abbandonerà l’approvvigionamento di polli a rapido accrescimento per tutti gli enti e le mense pubbliche, promettendo di sostenere il divieto di allevamento di queste razze a livello europeo.

L’impegno del governo si articola in quattro punti: istituire un gruppo di lavoro che faccia luce sulle problematiche di benessere animale in relazione alla produzione di polli da carne in Danimarca; supportare l’eliminazione graduale della produzione di polli da carne a rapido accrescimento a livello europeo; lanciare una campagna nell’ambito dell’Etichettatura di Benessere Animale che contribuisca a promuovere la domanda di polli da carne a lento accrescimento; l’abbandono graduale da parte del governo danese degli acquisti di polli appartenenti a razze a rapido accrescimento.

Con questa mossa, il governo danese vuole rispondere alle evidenze scientifiche che dimostrano come le genetiche con un rapido tasso di crescita soffrano problematiche di salute che compromettono il loro benessere. A causa del loro corpo sproporzionato, infatti, le razze a crescita rapida hanno scarse capacità deambulatorie e presentano alti tassi di zoppie, trascorrono la maggior parte del tempo seduti, hanno difetti cardiaci, malattie muscolari e sistemi immunitari compromessi.

Proprio per questo motivo, le Ong per la protezione degli animali in tutta Europa – tra cui Essere Animali in Italia – si battono da anni per mettere al bando le razze a crescita rapida nella legislazione Ue e promuovono l’adozione dello European Chicken Commitment da parte delle aziende coinvolte nella vendita e distribuzione di carne di pollo. “Come sta accadendo in altri Paesi europei, dalla Danimarca alla Spagna, ci auguriamo di vedere presto anche in Italia un impegno forte da parte delle istituzioni e dei supermercati”, sottolinea Elisa Bianco, responsabile Corporate engagement di Essere Animali, “per garantire ai polli e ai cittadini quei miglioramenti di sostenibilità e benessere animale che non possono più essere rimandati”.

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