Milano – 2,8 miliardi di euro di fatturato. 28 stabilimenti produttivi, per un totale di circa 5mila collaboratori. 2 miliardi di litri di latte trasformato ogni anno. E oltre 1 milione di tonnellate di latte, formaggi e salumi prodotti. Cifre importanti quelle realizzate da Lactalis nel nostro Paese.
L’azienda – che vanta un fatturato globale di 29 miliardi di euro – ha consolidato la propria posizione in Italia grazie a una serie di acquisizioni: Locatelli, Invernizzi, Cademartori e Galbani prima, Parmalat e Gruppo Castelli poi. L’ultima acquisizione in ordine cronologico è quella di Ambrosi (leggi qui), realtà casearia specializzata, fra le altre cose, nella produzione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. “Un’opportunità per il nostro Paese perché si inserisce perfettamente nella strategia del gruppo di valorizzare i prodotti italiani per il mercato domestico, ma soprattutto estero”, spiega Giovanni Pomella, Ad di Lactalis Italia, a Repubblica A&F. “Vogliamo mettere insieme due aziende familiari, chiaramente di diverse dimensioni, ma che hanno caratteristiche simili di cura e attenzione alla qualità, con i loro prodotti che si integrano al meglio con la nostra produzione. Il nostro gruppo realizza 10mila forma di Grana Padano e Ambrosi 90mila. Quindi per noi sarà un forte incremento”.
Per quanto riguarda il trend del senza lattosio, tra i pochi a crescere a volume nel 2023 (leggi qui), “siamo leader con marchi come Zymil e Santa Lucia”, prosegue Pomella. Sui prodotti a base di bevande alternative è invece iniziato un ragionamento come completamento di offerta. Ma, conclude l’Ad, “noi siamo e rimaniamo produttori di latte e formaggi”.
