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Sono diminuiti gli acquisti di impulso e parallelamente questa congiuntura mina la fedeltà all’insegna e alla marca

2024-03-26T17:23:11+02:0026 Marzo 2024 - 17:23|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: |

Di Giulio Rubinelli

Le domande poste dai ricercatori della tabella qui sotto sono dirette, quasi lapidarie.

Gli acquisti di impulso sono in picchiata, segno che le persone entrano nei negozi con le idee chiare e mirano allo scaffale dove sanno che troveranno il prodotto-marca che hanno in mente. Diminuisce anche, per lo stesso motivo, la permanenza nel punto di vendita. Questo porta a una infedeltà, o se volete a una diminuzione della fedeltà, verso il mondo delle marche e delle stesse insegne che ospitano il mondo delle marche. Aumenta parallelamente la frequenza di acquisto e come avevamo già analizzato su Alimentando, si riduce il volume del carrello (o del cestino per fare la spesa).

Il consumatore è sempre più a caccia di promozioni e per far bene questa caccia visita un numero maggiore di punti di vendita, supermercati o discount che siano.

                                                                            In crescita, %       Stabile, %       In diminuzione, %

Attenzione a sconti-promozioni                         91                        9                      1

Diversificazione canali acquisto                         74                        21                    3

Riduzione prodotti acquistati                            68                        22                    8

Frequenza di acquisto                                        42                        37                    21

Fedeltà alla marca o all’insegna                        18                        27                    54

Tempo di permanenza nel pdv                           17                        42                    41

Acquisti di impulso                                             14                        27                    59

Fonte: Coop-Nomisma

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