Di Giulio Rubinelli
Le domande poste dai ricercatori della tabella qui sotto sono dirette, quasi lapidarie.
Gli acquisti di impulso sono in picchiata, segno che le persone entrano nei negozi con le idee chiare e mirano allo scaffale dove sanno che troveranno il prodotto-marca che hanno in mente. Diminuisce anche, per lo stesso motivo, la permanenza nel punto di vendita. Questo porta a una infedeltà, o se volete a una diminuzione della fedeltà, verso il mondo delle marche e delle stesse insegne che ospitano il mondo delle marche. Aumenta parallelamente la frequenza di acquisto e come avevamo già analizzato su Alimentando, si riduce il volume del carrello (o del cestino per fare la spesa).
Il consumatore è sempre più a caccia di promozioni e per far bene questa caccia visita un numero maggiore di punti di vendita, supermercati o discount che siano.
In crescita, % Stabile, % In diminuzione, %
Attenzione a sconti-promozioni 91 9 1
Diversificazione canali acquisto 74 21 3
Riduzione prodotti acquistati 68 22 8
Frequenza di acquisto 42 37 21
Fedeltà alla marca o all’insegna 18 27 54
Tempo di permanenza nel pdv 17 42 41
Acquisti di impulso 14 27 59
Fonte: Coop-Nomisma