Roma - “Federalimentare si augura che le divergenze interpretative vengano oggi così ricomposte, come sono state a suo tempo rapidamente modificate e migliorate le disposizioni - che avevano dato luogo a difficoltà e complessità applicative - con l’introduzione di opportune semplificazioni”. Inizia così la nota di Federalimentare in merito all'articolo 62. A parlare è il
Roma – L’export continua a essere la leva principale per la crescita dell’alimentare italiano. Nel 2012 le vendite oltre confine hanno raggiunto i 24,8 miliardi di euro, con un progresso dell’8% rispetto al 2011. L’incidenza sul fatturato complessivo del comparto ha raggiunto il 19%. Performance importanti nei Paesi arabi: +41,5 negli Emirati Arabi Uniti, +29,1%
Roma – Presentata oggi a Roma da Federalimentare la relazione sull’andamento dell’industria alimentare italiana. Un comparto che nel 2012 ha sviluppato un fatturato complessivo pari a 130 miliardi di euro (+2,1% rispetto al 2011). Un trend positivo dovuto soprattutto alla crescita dei prezzi. In leggera flessione risulta, infatti, la produzione, che registra un -1,4%. Rispetto
Roma – Andrà in scena venerdì 8 marzo, a Roma, il convegno “Formare l’impresa alimentare: formazione e innovazione le leve del Made in Italy alimentare” . Tra i relatori: Daniele Rossi, di Federalimentare, Augusto Cianfoni, Stefania Crogi e Stefano Mantegazza, rispettivamente segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Paola Vitto di Fondimpresa. Negli ultimi due
Milano - "Abbiamo trovato un partner che ha incontrato le esigenze dell'industria di oggi", è quanto dichiarato oggi a Milano da Mario Piccialuti, direttore di Aidepi (Associazione dell'industria del dolce e della pasta), nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2013 di Tuttofood. Piccialuti ha aggiunto: "Aidepi ha una storia fieristica parallela rispetto alle
Roma – L’export di prodotti alimentari in Germania (insieme a bevande e tabacco) ha chiuso il 2012 con un +6%. Il dato positivo dell'alimentare si situa in un trend generale negativo delle esportazioni italiane verso il Paese tedesco. Come si apprende dai dati Istat, infatti, nel 2012 l'export verso la Germania ha perso più di
Milano – Secondo le stime di Federalimentare, riportate oggi da Il Sole 24 Ore, il fatturato dell’alimentare italiano dovrebbe raggiungere, nel 2012, i 130 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al 2011. Segno meno, invece, per quanto riguarda la produzione, che a novembre ha registrato una contrazione del 3,6% rispetto allo stesso periodo
Milano – Nel 2012, grazie all'export, l’industria alimentare italiana è rimasta distante dalla profonda crisi che ha colpito gli altri comparti. Le esportazioni, secondo le ultime stime Istat, dovrebbero essere cresciute dell’8%, raggiungendo 25 miliardi. Positive le stime per il 2013, che prevedono uno sviluppo dell'export compreso tra il 5 e il 7%. Le notizie
Roma – Sulla base dei dati Istat, diffusi oggi, il mese di ottobre si è chiuso, rispetto allo stesso mese del 2011, con un incremento del 14,1% per le esportazioni dei prodotti alimentari Made in Italy. In merito, Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare, ha dichiarato: “Con questo risultato, l’export alimentare si è riportato sopra la
Parma – Si chiama “Cibus market check”, l’iniziativa firmata Cibus che coinvolge l’industria alimentare italiana e cinque paesi esteri. Più precisamente Russia, Thailandia, Brasile, Usa, Cina sono le piazze estere identificate dal management di Fiere di Parma e da Federalimentare. Nel corso dei prossimi mesi, gli esponenti dell’industria italiana avranno la possibilità di visitare
Roma - Secondo il rapporto 2012 elaborato da Censis e Federalimentare, rispetto al 2008, in Italia si è registrato un calo dei consumi pari al 2,6%. L'obiettivo dello studio, però, più in generale, era quello di elaborare una misura della sofferenza delle famiglie nei diversi paesi europei. Per questo l'indagine, presentata venerdì a Roma, ha
Roma – Con una nota diffusa oggi, Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare, fa ‘il punto della situazione’ sui consumi alimentari. Che, nel 2012, hanno registrato un calo tra i 2,5 e i 3 punti percentuali. Non sembrano rosee le prospettive per le festività natalizie: “Il contesto, rispetto alla sostanziale tenuta del Natale 2011, è
