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Usa, Bud Light (Ab InBev) annuncia licenziamenti dopo il crollo delle vendite

2023-08-02T10:13:19+02:002 Agosto 2023 - 09:21|Categorie: Beverage|Tag: , , , |

St. Louis (Usa) – Può una pubblicità affossare uno dei brand di birra più famosi al mondo? È quanto sta accadendo, negli Usa, al colosso Bud Light. Il brand della multinazionale del beverage Ab InBev, la prima settimana di aprile, aveva visto il crollo delle vendite del 23% rispetto alla stessa settimana del 2022. Il motivo? Una strategia di comunicazione fallimentare, attuata con l’obiettivo di attrarre nuovi consumatori, avvicinando il pubblico Lgbtq+. Tramite una collaborazione con l’influencer transgender Dylan Mulvaney, che ha pubblicato sui suoi profili social (1,8 milioni di follower su Instagram e 10,8 milioni su TikTok) un video in cui beveva una Bud Light personalizzata (con la sua faccia) e augurava a tutti buona fortuna per la ‘March Madness’, uno dei tornei di basket più seguiti del Paese.

Risultato: un boicottaggio immediato del brand. Che non ha avuto soste. Anche perché storicamente la Bud Light, va ricordato, ha un pubblico tendenzialmente maschile e conservatore. Il boicottaggio ha costretto l’azienda madre Ab InBev, dopo mesi in cui si sono registrati significativi cali delle vendite, ad annunciare il licenziamento di centinaia di lavoratori (il 2% dell’organico, come si legge in una nota stampa). Brendan Whitworth, Ceo di Ab InBev, ha commentato: “Non prendiamo mai alla leggera queste decisioni. Questo cambio strutturale aziendale consentirà ai nostri team di focalizzarsi su quello che sappiamo fare meglio, ossia spillare la birra della migliore qualità per tutti”.

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