• Aziende vitivinicole

Vini tra aumento dei costi e moratoria sui prezzi. Italgrob: “rischio stagflazione”

2022-12-28T11:05:44+02:0028 Dicembre 2022 - 11:02|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , , , , |

Roma – “Siamo tra l’incudine e il martello. Ci chiedono di accettare aumenti anche del 20-25%, però vorrebbero che i nostri prezzi finali rimanessero invariati”. Così Micaela Pallini, presidente Federvini (leggi qui). L’industria vitivinicola, infatti, deve affrontare i costi di produzione in aumento, mentre la Gdo chiede una moratoria sui prezzi per alcuni mesi per evitare la stagflazione. Una richiesta che, secondo le organizzazioni Federvini e Unione italiana vini (Uiv), sarebbe insostenibile. Le aziende sono alle prese con bassa marginalità e poca redditività. A fronte di tutto questo, il mondo dei vini avrebbe registrato aumenti dei listini molto contenuti nella Gdo, non oltre il 6,6% di media, con un calo del 6% della domanda nei primi 11 mesi del 2022.

Italgrob, associazione di Confindustria che si occupa di distribuzione Horeca, sostiene, al contrario, il bisogno di bloccare gli aumenti dei listini, come riporta Italia Oggi. “Sono assolutamente ingiustificati”, afferma Antonio Portaccio, presidente Italgrob. “Negli ultimi mesi”, sostiene, “i prezzi di energia elettrica e petrolio, delle materie prime come legname, alluminio, plastica e vetro, e dei prodotti agricoli come il grano e il riso, si sono costantemente abbassati”. E si dice preoccpato: “La stagnazione dei consumi, con la crescente spirale inflattiva, non può che portare a una quanto mai letale stagflazione”.

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