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Assolatte: export di formaggi +3,9% a volume a inizio 2023. Mozzarella in cima alla classifica

2023-06-20T11:33:39+02:0020 Giugno 2023 - 10:06|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , |

Milano – La 78esima assemblea di Assolatte, in scena oggi Milano, ha mostrato dati positivi per il comparto lattiero-caseario. I formaggi registrano un aumento delle vendite all’estero a volume del 3,9% nei primi tre mesi del 2023.  Le esportazioni, tra il 2020 e il 2022 sono cresciute del 6%.

La mozzarella è tra i prodotti che stanno registrando i risultati più importanti”, ha commentato il presidente Assolatte, Paolo Zanetti, come riporta il Sole 24 Ore. “Oggi è il formaggio più esportato, ne mandiamo all’estero 137mila tonnellate, più o meno il 35% della produzione annuale, e negli ultimi due anni ha visto crescere l’export del 28%”. Anche il mascarpone registra un importante crescita del 52% su questo fronte, grazie alla domanda dei mercati asiatici, dove il tiramisù è diventato un dolce molto richiesto. Sono aumentate del 16%, poi, le esportazioni di burrata. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono cresciuti, invece, del 10%, con le versioni grattugiate che hanno registrato un +23%.

Le principali destinazioni sono i Paesi Ue (80%), con la Francia in cima alle classifiche: qui vengono portate 128mila tonnellate di formaggi all’anno. Altro mercato di primaria importanza è quello Usa, dove l’Italia è leader tra gli importatori con 36mila tonnellate di formaggi spedite annualmente.

Zanetti dedica alcune parole anche alle difficoltà incontrate dal settore in questo periodo: “Per rispondere al grido d’allarme degli allevatori per i costi agricoli impazziti, abbiamo garantito loro un prezzo del latte del 31% superiore a quello dell’anno precedente. Alla fine del 2022, il prezzo era il 45% più alto di quello di gennaio”. Queste operazioni hanno poi avuto ripercussioni sulla spesa delle famiglie, ma Zanetti afferma che “agli aumenti non c’erano alternative”. I dati di Assolatte mostrano, a tale proposito, che solo il 2% della spesa mensile delle famiglie italiane riguarda i prodotti lattiero-caseari. Per questo, conclude Zanetti, “sono altre le voci che hanno colpito davvero le tasche degli italiani”.

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