Roma – La posizione del consiglio dei ministri contro i cibi sintetici in Italia (leggi qui) è osteggiata da un fronte compatto di scienziati, attivisti ed esponenti politici favorevole ai cibi sintetici. Michele Morgante, professore di genetica presso l’università di Udine, sottolinea: “In Italia si starebbero definendo regole quando ancora mancano elementi importanti per prendere decisioni che siano informate e definitive. Il governo ha in parte giustificato il ddl parlando della scarsa sicurezza delle carni coltivate e del rischio per la filiera di produzione della carne da allevamento. […] Si ha l’impressione che la decisione non sia stata presa sulla base di elementi scientifici”. Come riporta il quotidiano online IlGiornale.it, poi, nell’armata dei pro-carne coltivata ci sarebbe il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: “È il futuro, per la salvaguardia degli animali e del nostro pianeta. […] Prendetevi del tempo e informatevi”, commenta su Twitter. Gli fa eco l’ex ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli: “Il 77% delle terre coltivate viene coltivata per dar da mangiare agli animali, neanche agli umani che crepano di fame. Il 15% dell’inquinamento da gas serra arriva da allevamenti intensivi. Ma loro no, li vogliono tenere. Mentre il progresso scientifico va avanti, questi qua si catapultano indietro di cento anni”. Per Eleonora Evi (Europa Verde), poi, l’approvazione del ddl sarebbe una “decisione oscurantista”.
