Cun tagli freschi: stangata per l’industria, cosce Dop +8 centesimi, coppe a 6,53 euro/kg

Parma – Una vera e propria stangata. Venerdì la Cun dei tagli freschi ha partorito un bollettino molto duro nei confronti dell’industria. D’altronde il rialzo sul vivo (+7,5% da inizio giugno) costringe i macellatori a rivalersi sui loro clienti diretti. È però evidente lo scontento dell’industria, che sente gli anelli a monte della filiera sempre più scollati dalla realtà, la quale oggi vede uno stallo nelle trattative con la distribuzione per rialzare ulteriormente i listini. La prova di forza dei macelli, venerdì, è stata notevole. Rispetto alle quotazioni del 7 luglio, le cosce tutelate guadagnano 8 centesimi (+1,3%), issandosi rispettivamente a 6,12 euro/kg la pesante e 5,63 quella sotto i 13 kg. Leggermente più contenuto l’aumento sulle non tutelate (6 centesimi). Aumenti su tutti i tagli da macelleria, tra i quali spiccano i 40 centesimi sul busto con costine e coppe. Già, perché come previsto proprio sulla coppa è iniziata una battaglia feroce. Quella rifilata aumenta di ben 25 centesimi (+4%, e ricordiamo che settimana scorsa ne erano stati chiesti solo 5, cancellati dal ‘non formulato’). Il record della scorsa estate viene così frantumato dal prezzo di 6,53 euro/kg, e la prospettiva di vedere il primo taglio valutato sul mercato a 7,00 euro non è utopia. In rialzo anche pancetta (17 centesimi), spalla (8), pancettone (7) e gola (4). E questa volta non viene risparmiato neanche il trito da banco (8 centesimi).

Queste le nuove quotazioni, che confrontiamo con quelle del 7 luglio (settimana scorsa il bollettino non è stato formulato):

La violenta impennata del mercato italiano appare ancora più sorprendente visto che tutti i mercati europei sembrano ormai stabilizzati.