Export, formaggi: riprendono oggi i negoziati per la revisione del trattato di libero scambio tra Ue e Messico

Bruxelles (Belgio) – In scena oggi, a Bruxelles, il nuovo round del processo di revisione dell’accordo di libero scambio tra Ue e Messico. Le trattative hanno l’obiettivo di modernizzare lo storico trattato commerciale, firmato 17 anni fa, per dare alle aziende maggiori opportunità di presenza su quel mercato. Diversi gli obiettivi dichiarati della diplomazia europea nei cinque giorni di lavori: aumentare la protezione delle indicazioni geografiche, ottenere una piena liberalizzazione commerciale in agricoltura e per i prodotti agricoli trasformati, e rinnovare le norme sugli standard sanitari e fitosanitari. Circa il tema delle Ig, spiega Assolatte, per bocca del presidente Giuseppe Ambrosi: “Sul fronte del riconoscimento delle Dop l’Ue arriva a quest’appuntamento sotto buoni auspici. E i passi avanti registrati finora nelle trattative riguardano da vicino l’Italia e il nostro comparto lattiero caseario, visto che tra i protagonisti dei lavori di modifica del capitolo sulla tutela delle proprietà intellettuali ci sono anche nove dei principali formaggi Dop italiani”. Nove formaggi dop – asiago, fontina, gorgonzola, grana padano, mozzarella di bufala campana, parmigiano reggiano, pecorino romano, provolone valpadana e taleggio  – sono stati infatti inseriti, dalle autorità messicane, nell’elenco delle indicazioni geografiche europee per le quali sono stati richiesti il riconoscimento della Dop e la tutela della denominazione su tutto il territorio messicano. La proposta, redatta dai negoziatori europei, per i prodotti agricoli trasformati – e non contemplati nell’attuale accordo tra Ue e Messico – propone di abbattere dell’86% le tariffe attuali e di liberalizzarne da subito almeno il 45%, per poi arrivare a eliminare le restanti tariffe entro sette anni. Una trattativa importante per il settore caseario, visto che, nel primo semestre 2017, l’export italiano del settore, in Messico, ha toccato le 218 tonnellate, con una crescita del 45% rispetto allo stesso periodo del 2016.

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