In Germania cala il consumo di salsicce e wurstel

2022-07-19T10:07:26+02:0019 Luglio 2022 - 10:07|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Berlino (Germania) – In Germania cala il consumo di carne. Il Paese, celebre per i wurstel e le salsicce (ne esistono circa 1.500 varietà), vede diminuire il numero dei carnivori soprattutto tra i giovani, sempre più orientati verso le alternative vegetariane. I numeri parlano chiaro: i dati riportati dal quotidiano Italia Oggi rivelano che nel Paese si consumano 7,3 miliardi di wurstel ogni anno, pari a 1,4 milioni di tonnellate, praticamente 50 grammi pro-capite ogni giorno. È molto, ma non come un tempo. La chiusura delle macellerie ne è una prova: se fino a trent’anni fa erano 27mila oggi sono all’incirca 12mila. Meno della metà. Le cause sono molteplici: dal punto di vista sanitario, in primis, perché le salsicce e i wurstel conterrebbero troppo sale, grassi e nitrati; ma anche dal punto di vista ambientale, perché gli allevamenti sono tacciati di essere una delle peggiori fonti di inquinamento e di cambiamento climatico. In questo contesto, è significativo il commento di Christian Ruffus, direttore della Rügenwalder Mühle, una delle più grandi aziende produttrici di salsicce, che ha osservato: “Il wurstel è la sigaretta di domani”. Nel frattempo, sostenuti dal partito ambientalista dei Grunen (i Verdi) – che è arrivato ad essere il secondo partito più grande della Germania – , si fanno sempre più largo i wurstel vegetali a discapito di quelli di maiale.

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