Milano – La birra consumata in bar e ristoranti è un volano molto importante per la filiera agroalimentare italiana e per le eccellenze del made in Italy. È questo quello che si evince dall’ultima ricerca realizzata da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork sui consumi di birra nell’Ho.Re.Ca. Che ha studiato il punto di vita di un campione di 1000 consumatori e 100 professionisti del Fuori Casa.
Secondo l’analisi, infatti, birra e consumi agroalimentari nel corso dello scorso anno sono cresciuti notevolmente (rispettivamente +21% e +39%). E sono 8 italiani su 10 quelli che quando ordinano una birra fuori casa la accompagnano con cibo di qualità della tradizione italiana come pizza, formaggi e salumi. È la birra, inoltre, la bevanda più richiesta durante i consumi fuori casa (59%), seguita da bollicine (39%), vino bianco (38%), e vino rosso (34%). La scelta, secondo gli intervistati da Nomisma, ricade sulla bevanda per il suo gusto (62%), per la sua leggerezza (52%) e perché si accompagna bene a diverse tipologie di portate (43%). 6 italiani su 10, infine, preferiscono birra prodotta e realizzata sul territorio del Bel Paese.
Previsioni di crescita anche per il prossimo futuro del comparto. Per i professionisti del Fuori Casa, infatti, in 4 locali su 10 la birra incide tra il 10% e il 15% del business. Percentuale che credono aumenterà fino al 20-25% nei prossimi anni.
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