Mutti: “Occorre sminare i rincari dell’energia. In bolletta, adesso”

2023-07-03T11:18:46+02:0025 Agosto 2022 - 08:58|Categorie: Grocery, in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Rimini – E’ preoccupato Francesco Mutti, amministratore delegato dell’omonima azienda di famiglia. Preoccupatissimo, non ne fa mistero. “Mi sveglio di notte e penso a come uscire da questa situazione”, confida alla gente del Meeting di Rimini dove è stato invitato per una serie di conferenze. “Se prima dei rincari, i costi dell’energia incidevano appena sotto il 2% di quelli totali, nel 2021 sono saliti al 5%, ora sono attorno al 20%”, sottolinea in una intervista al Corriere della Sera. “Nell’industria della trasformazione del pomodoro questo è un momento delicatissimo. Tutta la raccolta si gioca tra il 20 luglio e il 20 settembre. Non possiamo ridurre la velocità, spalmare l’attività su tempi più lunghi, e le aziende come la nostra stanno ricevendo in pieno petto la curva più ripida dei rialzi del gas. Andiamo avanti lo stesso, con la consapevolezza che gli effetti saranno disastrosi. Le imprese dovranno farsi carico di extra costi che inevitabilmente si allungheranno a tutta la filiera, un’eccellenza del Paese che vale 4 miliardi di fatturato e dà lavoro a 50mila addetti, tanti al Sud”. Che fare allora? Il tetto al prezzo del gas è una soluzione? “È un’ottima cosa”, conferma Mutti. “Ma ci vorrà tempo per trovare un accordo e perché le imprese ne vedano gli effetti. E la costituzione di un nuovo governo richiederà tempi più lunghi. Per questo chiediamo misure d’urgenza all’esecutivo uscente. Bisogna sminare i rincari in bolletta adesso. Ci vuole un’operazione condivisa perché non è la richiesta di un singolo settore ma di tutti gli imprenditori che hanno attività industriali stagionali. Sarebbe un intervento palliativo, momentaneo, e che può costare meno di quanto non lo farebbe lasciare correre i prezzi energetici e innescare una guerra nella nostra industria, con disastri a valle sulle spalle dei consumatori”.

Torna in cima