Riese Pio X (Ts) – Con una nota stampa ufficiale, Pasta Zara comunica di aver concluso positivamente il percorso di ‘composizione negoziata’ intrapreso a luglio 2022 per far fronte agli effetti della revoca del concordato preventivo (leggi qui). La procedura di ‘composizione negoziata’ consente di perseguire il risanamento di un’impresa con il supporto di un esperto indipendente che agevoli le trattative con i creditori e con gli altri soggetti interessati per trovare la soluzione più idonea al superamento della situazione di squilibrio patrimoniale. Ricordiamo che, nel 2019, su Pasta Zara gravava un debito finanziario lordo di 295,3 milioni di euro, di cui 178 milioni nei confronti di varie banche, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (per leggere tutta la storia, clicca qui).
Grazie a un team di consulenza multidisciplinare e alla collaborazione di un esperto indipendente – rappresentato da Paolo Bastia, professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna e la Luiss di Roma, dottore commercialista e revisore legale – l’azienda è giunta a un “notevolissimo numero di accordi con i creditori ‘riemersi’ per effetto della citata revoca del concordato preventivo”, spiega la nota. Una lunga fase di trattative con i creditori ha portato alla redazione di un Business Plan 2023-2027 – controfirmato da Bastia – a cui farà seguito l’attuazione di alcune linee guida volte a regolare la situazione di crisi.
“Sebbene la composizione negoziata si sia articolata in un percorso lungo 12 mesi, sono orgoglioso di poter testimoniare di come la società abbia ricevuto un sostegno continuo da parte di dipendenti, fornitori e clienti. Ciò a ulteriore conferma della solidità dei valori e dei rapporti commerciali che Pasta Zara coltiva dalla sua fondazione”, spiega Furio Bragagnolo, presidente di Pasta Zara.
