Roma – Peste suina, si cambia. La struttura commissariale istituita per gestire l’epidemia di Psa vede infatti un cambio al vertice: al posto di Angelo Ferrari (Istituto zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), in carica da un anno, arriva Vincenzo Caputo, al timone dell’omologo istituto per le Marche e l’Umbria. Segno che, forse, la strategia attuata sin qui non sta dando i frutti sperati. In un’intervista di due settimane fa, Ferrari aveva messo l’accento sulla necessità di continuare con le barriere e gli abbattimenti, auspicando anche un contributo più sostanzioso da parte dello Stato.
Negli ultimi giorni sono 15 le positività in più, riscontrate tutte in provincia di Alessandria. Salgono così a 257 i casi piemontesi che si sommano ai 128 liguri, in totale, 387. Occhi puntati sempre su Emilia Romagna e Lombardia, per scongiurare un contagio che porterebbe gravi danni al comparto, data la forte concentrazione di allevamenti di suini destinati al circuito Dop e non solo.
