Jaén (Spagna) – In Spagna, nel primo semestre dell’anno, i consumi interni di olio d’oliva hanno subito un drastico calo del 51%. Lo evidenzia uno studio condotto dal master in Amministrazione delle imprese olivicole gestito dall’Università di Jaén (Andalusia), riportato dalla testata Oleo.
Il team di analisti e ricercatori dell’Università ha analizzato tra gennaio e giugno 2023 le performance di vendita di 63 ipermercati e 250 supermercati del Paese, primo produttore al mondo di olio d’oliva. I due canali, insieme, detengono una quota di mercato del 68% nel settore dell’olio di oliva.
Dallo studio è emerso che per i vergini e gli extravergini è soprattutto il formato in Pet da 2 a 5 litri a registrare flessioni maggiori (-17%), causate anche dall’aumento del prezzo a scaffale che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è salito del 31%. Quanto ai raffinati, si assiste a una riduzione del 21% nella domanda di prodotto. In controtendenza l’olio di girasole, spinto dall’aumento della richiesta, che subisce un calo dei prezzi tra il 12 e il 14%.
Rispetto alla media delle ultime quattro campagne, si osserva un aumento dei prezzi per tutte le categorie: +126% per gli extravergini, +136% per i vergini, +139% per i lampanti, +125% per i raffinati.
