Suinicoltura tedesca: listini prezzi in ascesa, macellazioni in aumento, export in recupero. L’analisi di Teseo by Clal

2022-02-28T12:25:20+02:0028 Febbraio 2022 - 12:25|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Modena – Nelle prime tre settimane di febbraio, la Germania ha ripreso a macellare capi suini più intensamente, trascinata dai listini dei prezzi in ascesa. Lo rileva Teseo by Clal in una nuova pagina dedicata sul proprio sito, che permette di controllare l’andamento settimanale delle macellazioni della filiera suinicola tedesca. Come si apprende da Teseo, a causa del blocco alle frontiere per la Peste Suina Africana (Psa) imposto dalla Cina a fine 2020, la Germania è stata costretta a ridimensionare la propria mandria, perdendo nel 2021 il 9,4% del patrimonio suinicolo. Di conseguenza, tra gennaio e novembre 2021 le esportazioni tedesche di carni fresche refrigerate e congelate si sono ridimensionate (-3,61%). Mentre ora, grazie ai listini che permettono un più ampio respiro, potremmo assistere a un recupero delle esportazioni. Dell’export tedesco, l’Italia assorbe il 21%, ritirando oltre 321mila tonnellate di carni fresche, refrigerate o congelate (+16,75% nei primi 11 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020). Date le ingenti quantità, l’import di carne suina dalla Germania influisce sui prezzi delle carni suine italiane e sui listini nazionali. Come sottolineano da Teseo, le dinamiche del settore suinicolo sembrano in parte analoghe a quanto accaduto per decenni nel settore lattiero caseario, con la Germania che ha esportato per anni materia prima in Italia, grazie a prezzi più convenienti. Tutto ciò fino a qualche mese fa, quando la situazione si è ribaltata. Ci si domanda quindi: assisteremo in futuro a importazioni così marcate dalla Germania? O converrebbe di più valorizzare la carne suina italiana e ridurre le importazioni?

Torna in cima