Milano - Gli allevatori italiani non si fermano e, nonostante l'invariato fatto segnare in Germania ieri, riescono a strappare altri 1,3 centesimi (+0,59%), che portano il prezzo del pesante Dop a 2,225 euro/kg (2,165 euro/kg il prezzo del suino Dop fino a 160 kg e 2,061 euro/kg quello del non tutelato 160/176 kg). Notevole il
Parma - Niente da fare. Nonostante il +0,6% di settimana scorsa facesse presagire una maggiore stabilità, oggi la Cun ha raggiunto un accordo nuovamente al rialzo: 2,4 centesimi (+1,1%). La decisione arriva il giorno dopo l'aumento della carcassa tedesca, e fa pensare a un ulteriore periodo di incremento dei prezzi. Il pesante Dop raggiunge così
Parma – Abituati per tutto febbraio ad aumenti tra i 4 e i 6 centesimi, le ultime due settimane sembrano un chiaro segnale di stabilizzazione. Sicuramente il non formulato sui tagli di venerdì scorso ha influenzato questo “rallentamento” nella crescita del prezzo del vivo, fatto sta che dopo i 2 centesimi di settimana scorsa (che
Parma - Rallenta leggermente (da +1,8% a +0,9%) la crescita dei costi del suino vivo Dop, ma ancora non sembra arrivare quella stabilizzazione che da ormai due settimane ha bloccato i prezzi di Germania, Belgio e Olanda. I nuovi prezzi di riferimento sono 2,176 euro/kg per il pesante Dop (nuovo record storico), 2,116 euro/kg per
Parma - Nella settimana in cui la carcassa tedesca subisce uno stop al rincaro, gli allevatori italiani riescono a strappare un altro grosso aumento di 4,7 centesimi sui maiali vivi del circuito Dop (pari al 2,3%) e di 4,3 centesimi sul circuito non tutelato. Questo porta i nuovi prezzi di riferimento a livelli mai visti
Parma – Sembra ieri. E non è passato molto tempo. Soltanto tre settimane fa il suino vivo faceva registrare un non quotato. Il prezzo “congelato” era di 1,917 euro/kg, in discesa del 7,6% rispetto al picco del 20 ottobre. Tre mesi ci ha messo il vivo per perdere, appunto, il 7,6%. E in tre settimane
Parma – Vista la quotazione a forbice del 5 gennaio, il calo sul suino vivo sancito oggi in Cun vale dagli 1,7 ai 3,7 centesimi di euro/kg (0,9-1,9%). I nuovi prezzi di riferimento sono 1,923 euro/kg per il pesante Dop, 1,863 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg e 1,776 euro/kg per il non
Parma – Per il suino vivo italiano il 2023 inizia con un'altra quotazione a forbice, dopo le cinque del 2022. I valori di riferimento sono 1,94/1,96 euro/kg per il pesante Dop, 1,88/1,90 euro/kg per il Dop fino a 160 kg e 1,793/1,813 euro/kg per il non tutelato più costoso. Il calo rispetto a settimana scorsa
Parma - La quinta forbice dell'anno è lo specchio emblematico di un anno di rapporti tesi tra allevatori e macellatori. Il mercato europeo del vivo è in lentissima risalita, ma la quotazione del suino pesante Dop italiano superiore ai 2,00 euro/kg rimane di gran lunga superiore rispetto a quella degli altri paesi. Gli allevatori italiani,
Parma - Terzo calo consecutivo per il suino vivo italiano, che perde altri 2,1 centesimi. Dal 20 ottobre a oggi il calo è del 3,2% (6,7 centesimi), insufficiente a tornare sotto la soglia psicologica dei 2,00 euro/kg, mai toccata prima nella storia della suinicoltura italiana. I prezzi di riferimento diventano quindi 2,005 euro/kg per il
Parma - È ufficiale, dopo più di cinque mesi il suino vivo italiano inizia a calare. La Cun di oggi ha registrato il secondo ribasso consecutivo (di 2,1 centesimi, - 1,02%): il suino pesante Dop raggiunge così i 2,029 euro/kg, quello compreso tra i 152 kg e i 160 kg scende a 1,969 euro/kg e
Parma - Dopo 19 settimane di rialzi e tre di assestamenti, arriva il primo calo del suino vivo italiano. Si tratta di 1,2 centesimi in meno rispetto al minimo della forbice firmata settimana scorsa: il prezzo oggi, per il pesante Dop, è di 2,05 euro/kg, più o meno quanto costava a inizio ottobre. Troppo presto
