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Trasporti: mancano 5mila camionisti. Costi energetici del settore ferroviario aumentati fino al 540%

2022-12-27T11:38:02+02:0027 Dicembre 2022 - 11:36|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , , |

Roma – Confetra, associazione di logistica, lancia l’allarme: il trasporto su strada è messo in difficoltà dalla mancanza di autisti, e quello su ferrovia dai prezzi dell’energia. I fondi stanziati dal Pnrr per il settore (circa 190 milioni di euro) sarebbero insufficienti, come riporta il Sole24Ore.

Carlo De Ruvo, presidente Confetra, afferma che “in Italia il settore dell’autotrasporto in conto terzi presenta un’offerta eccessivamente polverizzata”. Il settore logistico conta 109mila imprese; il 70% sono aziende di trasporto merci su strada, di cui l’80% sono società non di capitali. De Ruvo mette poi l’accento sulla penuria di autisti: una crisi a livello globale, stando al report annuale International Road Transport Union. In tutto il mondo manca il 40% degli autisti (l’Europa è allineata al dato mondiale). In Italia servirebbero almeno 5mila guidatori di Tir, e nel prossimo biennio ne serviranno 17mila. De Ruvio sostiene la necessità di rendere più appetibile la professione per i giovani, migliorando i tempi di attesa per carico e scarico merci e investendo in “infrastrutture per le soste che siano efficienti e dignitose”.

Secondo il presidente Confetra, ha un ruolo sempre più centrale l’intermodalità con l’utilizzo della ferrovia: “Il mare deve essere collegato a terra anche col treno. Invece, la quota della modalità ferroviaria per il cargo, in Italia, è ancora bassa: circa il 13%, contro la media europea del 19%; ed è molto lontano l’obiettivo del 30% da raggiungere entro il 2030”. E conclude: “Manca una strategia nazionale per la portualità e, in generale, per il trasporto delle merci. In Italia abbiamo 26 interpoirti ed è essenziale collegarli in modo efficiente alle banchine”.

Alle aziende ferroviarie, inoltre, non è stato riconosciuto il beneficio del credito di imposta, e i sussidi sono stati dati solo agli autotrasporti. Fercargo, associata di Confetra, ha scritto al ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al viceministro Edoardo Rizzi: “nel settore ferroviario gli incrementi del costo dell’energia elettrica hanno raggiunto, nel mese di settembre 2022, punte del 540%; ad oggi si sono attestati intorno al 430%”. I treni merci, nel 2022, devono percorrere circa 50 milioni di chilometri sulla rete ferroviaria italiana, secondo le stime; per un extracosto di 100 milioni di euro rispetto al 2021.

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