Ue: aumento dell’import di riso dal Vietnam, rivolta dei produttori italiani

2015-07-16T10:55:21+02:0016 Luglio 2015 - 10:55|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , , , , , , |

Milano – “Siamo allibiti nell’apprendere la notizia circa la volontà di accordare al Vietnam, da parte dell’Unione europea, un quantitativo di importazioni di circa 76mila tonnellate di riso a dazio zero, quando mediamente il Vietnam ha esportato verso l’Unione  un quantitativo annuo di sole 28mila tonnellate nel 2014. Non si ha certo nulla contro il Vietnam, ma il mancato intervento della Commissione europea circa il grave problema delle importazioni di riso dai Paesi meno avanzati (Pma) ci costringe a non poter accettare ulteriori concessioni, indipendentemente dal paese che ne beneficerebbe”. Con questa nota l’Ente nazionale risi interviene sulla questione dell’accordo di libero scambio tra Ue e Vietnam, che prevederebbe appunto, tra l’altro, un notevole incremento delle quantità di riso importabili a dazio zero. “La concorrenza del riso di importazione, in particolare di quello lavorato, è ormai arrivata ad un livello insostenibile per il comparto risicolo europeo. E’ il momento il dire basta”, è la ferma posizione dell’Ente, che ha sollecitato anche l’intervento del ministro Martina, oltre a chiedere la convocazione di una riunione del Copa-Cogeca, organizzazione agricola dell’Ue. Giuseppe Ferraris, presidente del gruppo risicoltori del Copa-Cogeca, si è anche appellato a Matteo Salvini, leader della Lega Nord e membro della commissione Ue per il commercio internazionale, perché intervenga “per salvare il riso italiano”.

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