Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: caos sul prezzo del latte nazionale, salgono i bollettini del burro in Europa

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che, dopo le festività natalizie, la situazione sul mercato del latte nazionale è quanto mai confusionaria, tra chi riesce a vendere a 0,36 €/kg e chi riesce ad acquistare a meno di 0,35. All’estero, sale il prezzo del burro sulla scia dell’asta neozelandese di due settimane fa, che si è chiusa al rialzo. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

-Sul mercato nazionale, la scorsa settimana si è sentito di tutto e di più, qualcuno esulta perché riesce a vendere il latte a 0,36 €/kg e anche poco più, e qualcun altro che esulta perché l’ha trovato ancora sotto lo 0,35 €/kg. Stessa cosa per la crema nazionale di qualità, con chi parla di prezzi intorno a 1,55 €/kg, ma anche chi di bollettino +. Sullo scremato sono invece più o meno tutti semi-concordi nell’indicare i prezzi che vanno da 0,205 a 0,21 €/kg. L’unica cosa certa è che comincia a esserci abbastanza richiesta. Probabilmente parte di questa richiesta è dovuta al fatto che la raccolta in Francia segna per la terza settimana consecutiva -3% e anche in Germania di poco ma è negativa, senza poi parlare della Spagna dove, causa neve, alcune latterie hanno dovuto lasciare il latte agli agricoltori. I mercati esteri viaggiano quindi su ben altri livelli, con il latte crudo che viaggia intorno ai 0,36 €/kg in pochi casi e con poca offerta, pochissima offerta di panna con prezzi abbondantemente superiori a 1,66 €/kg e con il latte scremato che invece parte da livelli minimi simili al nazionale per poi arrivare a superare i 0,22 €/kg.

– Finalmente la scorsa settimana i bollettini del burro in Europa hanno dato segni di vita, con la Germania che dopo lungo tempo aumenta il prezzo del minimo di € 0,05 portandolo a 3,30 €/kg, invariato il massimo a 3,40 €/kg il massimo. L’Olanda aumenta di € 0,02 e si porta a 3,27 €/kg, la Francia che segue l’Olanda nella politica dei piccoli passi aumentando di € 0,02 si porta a 3,37 €/kg. La media dei tre Paesi che prendiamo in considerazione questa settimana è 3,33 €/kg. Nelle settimane precedenti, bollettini invariati sia in Olanda che in Francia; Kempten addirittura non si è riunita l’ultima settimana dell’anno, in compenso la prima dell’anno si è riunita in 5 anziché il 6 perché in Baviera è un giorno festivo. Anche il mercato del burro si dimostra un po’ più euforico, ma già la settimana precedente questa euforia si respirava nell’aria perché tutti aspettavano l’asta della Nuova Zelanda convinti che avrebbe portato aumenti, come poi è stato. Ed ecco che oggi è difficile trovare burro congelato in offerta sotto i 3,50 €/kg reso nord Italia. Comincia ad esserci anche difficoltà a reperire burro di siero.

– L’euforia che si respira nel burro si avverte anche nel latte in polvere, con aumenti dei prezzi per lo scremato alimentare e zootecnico in tutti e tre i bollettini e per l’intero solo la Germania fa eccezione con un invariato. Anche nelle offerte è evidente l’euforia, con a volte richieste senza senso. Questa eccitazione al rialzo è dovuta sì al fatto che i compratori più o meno in tutta Europa hanno sempre giocato sul breve termine e che quindi devono presto andare in copertura ma anche dal fatto che i compratori stessi cominciano a chiedere offerte non più solo sul breve ma anche sul lungo termine e questo esalta più che mai i venditori.

– Questa euforia contagiosa non lascia insensibile nemmeno il siero in polvere il quale oltretutto ha più ragione degli altri di essere esaltato visti gli enormi quantitativi esportati verso Cina e Vietnam.

– Questa settimana, le quotazioni dei formaggi duri nazionali Dop subiscono un altro rallentamento, con rialzi per il Grana Padano meno stagionato (tranne Milano che aumenta di € 0,05 tutte le voci) e del Parmigiano Reggiano a Milano, Modena, Reggio Emilia e Parma. In aumento di € 0,10 il Pecorino Romano a Milano. Quotazioni medie Ue in calo per il Cheddar a 3,09 €/kg, l’Edamer a 3,13 €/kg e il Gouda a 3,17 €/kg, in aumento per l’Emmentaler a 4,87 €/kg.

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