Prato – Dopo l’apertura di un primo fascicolo a Milano (leggi qui), con un’indagine esplorativa affidata al pool anti-truffe guidato da Eugenio Fusco, anche le procure di Cuneo e Prato avrebbero aperto un fascicolo modello 45 – ossia senza ipotesi di reato o indagati – per la vicenda legata al pandoro Balocco firmato Chiara Ferragni. In base a quanto riportano i principali quotidiani, si tratta di “atti dovuti”, dopo l’esposto nel Codacons in 108 procure italiane.
“Il nodo che deve sciogliere Fusco”, si legge sul Corriere di oggi, “è se la violazione amministrativa sanzionata dall’Antitrust si declini nel reato di frode in commercio, che riguarda anche la qualità di un prodotto che viene messo in vendita”. E prosegue: “In tal caso, gli esposti di Codacons e Assourt, anche su un’analoga campagna con le uova di Pasqua, passeranno dal ‘modello 45’, quello in cui non ci sono indagati e vengono inseriti atti che non costituiscono reato, al ‘modello 21’, dove vanno iscritte le persone indagate con le relative ipotesi di reato”.
