I Consorzi del Parmigiano e del Grana fanno fronte comune contro il Nutriscore. Coinvolta anche Afidop

2021-07-08T09:23:50+02:008 Luglio 2021 - 09:23|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , |

Desenzano del Garda (Bs) – “I sistemi di etichettatura nutrizionali a semaforo basati su quantitativi di riferimento scollegati dalla dieta e dalla razione consigliata – salvo i casi in cui si tratti di norme cogenti nazionali o comunitarie – sono considerati misura svalorizzante l’immagine della Dop Parmigiano reggiano/Grana padano ai sensi dell’Reg. 1151/2012, art. 45, lett. ‘f’” e “pertanto, in tutti i casi in cui venisse richiesto a un operatore della filiera, su base volontaria del compratore, di modificare l’etichettatura del prodotto Dop inserendo l’etichetta a semaforo o sistemi equivalenti che non abbiano riguardo alle quantità effettive di Parmigiano reggiano/Grana padano consumate nella pratica e che non forniscano alcuna indicazione riguardo alle quantità corrette nel contesto di una dieta sana ed equilibrata, il Consorzio non potrà che respingere la richiesta di autorizzazione della corrispondente etichetta”. Una presa di posizione netta quella raggiunta ieri, nel corso della prima riunione di un Cda congiunto in rappresentanza dei Consorzi del Parmigiano reggiano e del Grana padano. Chiaro indice dell’importanza che la questione ‘etichette a semaforo’ riveste per il futuro delle due Dop. “Gli strumenti basati su tali principi di classificazione sono fuorvianti e ingannevoli per il consumatore”, si legge in una nota che sottolinea anche come, in base al Nutriscore, il Parmigiano reggiano e il Grana padano sarebbero classificati con colore arancio. “Ma un piatto di pasta con 80 gr di pasta, 20 gr di olio extravergine e 20 gr di formaggio Duro Dop, sarebbe – nel suo complesso – verde. Per questo motivo gli strumenti di etichettatura basati sul principio a semaforo sono da considerare una pratica svalorizzante della Dop perché disincentivanti il consumo del prodotto senza un motivo oggettivo di tipo nutrizionale”. “Siamo scesi in campo, insieme agli amici del Grana Padano, contro un sistema di etichettatura che non ha senso e che svalorizza l’immagine del Parmigiano Reggiano che da sempre è considerato dai nutrizionisti come un prodotto sano e naturale. Siamo certi che questo importante passo possa essere di aiuto al Governo che si è già mosso in tal senso”, commenta Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. “Nutriscore nega le più consolidate e aggiornate indicazioni condivise da nutrizionisti in tutto il mondo che fanno dell’equilibrio tra quantità e qualità degli elementi il punto di forza di una corretta alimentazione a tutte le età”, aggiunge Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano. “Forti di questi orientamenti della scienza, invitiamo tutti i produttori delle eccellenze agroalimentari italiane, partendo dalle Dop, ad un impegno comune a livello di comunicazione e, sul piano istituzionale, a sostegno delle iniziative avviate dal governo contro questo sistema di etichettatura”. Nel corso della riunione i due Consorzi hanno invitato Antonio Auricchio, presidente di Afidop (Associazione formaggi italiani Dop e Igp), a intraprendere azioni concrete di supporto all’iniziativa, coinvolgendo anche altri Consorzi di tutela.

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