Trieste – La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani. E anche il consumo di caffè, solitamente bevuto al bancone del bar, si è riversato all’interno delle mura domestiche. Favorendo quindi l’acquisto di grani, miscele, cialde e capsule online. Lo conferma anche Cristina Scocchia, in carica dal 1° gennaio nel ruolo di amministratore delegato di
Trieste – Diversificazione è la parola chiave per la torrefazione illyCaffè. Che archivia il 2020 con un fatturato pari a 446,5 milioni di euro, in decremento del 14% rispetto all’anno precedente. “La verità però è che sono soddisfatto, questo 14% in meno per me è un buon segno”, spiega Massimiliano Pogliani, Ad dell’azienda, in un’intervista
Trieste – È illyCaffè la prima torrefazione italiana a diventare benefit corporation. La certificazione è assegnata alle organizzazioni che si impegnano a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale. Già nel 2019 l’azienda triestina aveva modificato il proprio statuto per diventare società benefit. Come riferisce una nota stampa rilasciata dal Gruppo, la
Trieste – La torrefazione triestina conferma il sostegno al mondo dell’arte e il supporto ai giovani talenti con un barattolo in edizione limitata. Per l’occasione, illyCaffè ha invitato artisti e creativi under 40 a partecipare al progetto ‘Dress for Coffee’, ideato in collaborazione con Vogue Talents, progetto di scouting di Vogue Italia che dà spazio
Trieste – Nuova referenza per la torrefazione illycaffè, che amplia la gamma illy Arabica Selection con una novità: il caffè in grani Costa Rica, realizzato con Arabica dolce, note di miele, agrumi e vaniglia e sentori di caramello e frutta secca. Di provenienza costaricana, si aggiunge alle cinque referenze già disponibili sul mercato, con materia
