Parma – Grande sorpresa alla Cun odierna sulla quotazione del vivo italiano. Dopo quasi cinque mesi di aumenti continui, e dopo la quotazione a forbice di settimana scorsa (leggi qui), il vivo italiano non riparte la sua corsa, ma sostanzialmente si ferma. La quotazione di tutte le categorie si colloca sotto il massimo della forbice. Questo significa che nelle ultime due settimane il tasso di aumento è stato appena dello 0,4%. Le quotazioni recitano 2,072 euro/kg per il Dop oltre 160 kg, 2,012 euro/kg per il 152/160 kg e 1,934 euro/kg per il non tutelato più costoso.
D’altronde, dopo il calo dei vivi europei dello scorso weekend (leggi qui) sarebbe stato molto difficile alzare ulteriormente l’asticella. Il prezzo rimane alto alto, e insufficiente a far prevedere cali immediati nelle quotazioni dei tagli, ma è comunque un segnale di assestamento. Quanto sarà importante lo capiremo nelle prossime settimane.
