Washington (Usa) – Secondo le proiezioni per il 2024 dell’Usda (Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America), riportate sul sito 3tre3, i leader nell’allevamento di suini a livello mondiale rimarranno Cina, Unione Europea e Stati Uniti.
Secondo le stime, primo Paese al mondo per produzione, importazione e consumo apparente di carne suina, nel 2024, si conferma la Cina. Le previsioni parlano di 55,9 milioni di tonnellate di carne di maiale prodotta, il 48% del totale globale (115,5 milioni di tonnellate): si tratterebbe di un calo dell’1% rispetto ai 56,5 milioni di tonnellate del 2023. Le importazioni saranno di 2,3 milioni di tonnellate (il 23,6% del totale mondiale, pari a 9,7 milioni di tonnellate), per un aumento dell’1,1% sul 2023. Il consumo si attesterà a 58,1 milioni di tonnellate (oltre il 50% dei consumi mondiali).
L’Unione Europea sarà al secondo posto della classifica per la produzione di carne di maiale, con una quota del 18,3% della produzione mondiale, per 21,2 milioni di tonnellate prodotte nel 2024 (-1,6% rispetto al 2023). L’Ue rimarrà il primo esportatore del mondo con 10,4 milioni di tonnellate esportate, il 30,9% sul totale globale. Per i consumi, infine, i Paesi Ue si collocheranno al secondo posto: la quota sul totale mondiale sarà del 15,7%.
Le stime collocano gli Stati Uniti al terzo posto come produttore (11% della produzione mondiale), con 12,7 milioni di tonnellate di carne suina prodotte nel 2024. Gli Usa si piazzeranno al secondo posto anche come esportatori: con una quota del 30,4% delle esportazioni mondiali, raggiungeranno i 3,15 milioni di tonnellate vendute in altri Paesi (+2,8% rispetto al 2023). Per i consumi apparenti, poi, gli Usa occuperanno il terzo posto (8,7% del totale mondiale).
Come importatori, le previsioni Usda vedono in una posizione di rilievo anche Giappone (15,5% sul totale mondiale) e Messico (13,4%). Il Brasile, invece, spicca sul podio degli esportatori, in terza posizione: 1,53 milioni di tonnellate di carne suina, il 14,8% del totale mondiale.
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