Mosca (Russia) – Secondo quanto diffuso dall’ufficio Ice di Mosca, la produzione di salumi in Russia sarebbe cresciuta del 70% negli ultimi 10 anni. La produzione è localizzata per il 38% nel Distretto federale centrale e per 20% circa in quello del Volga. In Russia si stanno effettuando importanti investimenti nell’industria della lavorazione delle carni,
Milano - Secondo i dati diffusi oggi da Assolatte, nei primi 8 mesi del 2013 in Russia sono arrivate ben 4.314 tonnellate di formaggi italiani, il 27% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. A conferma di un trend positivo che dura ormai da qualche anno e che ha portato la Russia ad essere
Mosca - Secondo quanto comunica Assocaseari, è disponibile, in lingua russa, la versione finale della regolamentazione tecnica dell'Unione doganale (Cu) sul settore lattiero caseario. Pare che le modifiche apportate rispetto a quella di maggio, disponibile in lingua inglese sul sito di Assocaseari, siano irrilevanti. Secondo la notifica del regolamento al Wto, le nuove disposizioni dovrebbero entrare
Mosca (Russia) – È stato ultimato nelle ultime settimane un nuovo impianto per la lavorazione della carne suina nei pressi di Korocha, nella regione di Belgorod Oblast, in Russia. La struttura, di proprietà del colosso nazionale della lavorazione della carne, Miratorg, sarà in grado di processare oltre 800 tonnellate di prodotto al giorno. La produzione
Mosca - E' la Russia, con 3.527 tonnellate di formaggi italiani acquistate nel primo semestre 2013, il principale mercato di sbocco dell’Europa dell’Est per i prodotti caseari italiani, in primis mozzarella, ricotta, formaggi freschi, grana padano e parmigiano reggiano. A darne notizia è Assolatte, che individua dietro l’escalation dei formaggi italiani nell’ex Russia anche il
Mosca - Le autorità russe hanno annunciato al Wto il ritiro delle modifiche ai requisiti veterinari comuni dell'Unione doganale (Bielorussia-Kazakistan-Russia), relativi alla lista degli stabilimenti che forniscono materie prime utilizzate nei prodotti esportati verso il Paese. Tali misure, notificate al Wto nel marzo 2013, stabilivano che gli stabilimenti riconosciuti per l'esportazione verso l'Unione doganale potessero
Milano - Secono quanto comunica Assocaseari, a seguito di alcune segnalazioni da parte di diversi stati membri Ue, la Commissione europea ha contattato il servizio federale per il controllo veterinario russo (Rosselkhoznadzor) chiedendo lumi circa possibili mandati a terzi per effettuare gli audit negli stabilimenti lattiero caseari e di produzione di carne in Europa. La
Torgiano (Pg) - Sempre più Russia nel portfolio Lungarotti grazie all’accordo con Aeroflot Russian Airlines, che ha scelto ancora una volta il vino dell’azienda umbra per la business class di tutte le sue tratte internazionali. Dopo il Rubesco, da settembre e per il prossimo biennio sarà protagonista il Brezza, un giovane bianco Igt a base
Mosca (Russia) - Secondo i dati doganali russi, l’Italia si posiziona all’11° posto tra i fornitori della Federazione Russa di prodotti agroalimentari e bevande. Nel 2012, il nostro paese ha esportato beni per 977 milioni di euro (+7,3% sul 2011) e nel primo semestre del 2013 ha registrato un’ulteriore crescita (+4,6% a valore sullo stesso
Renescure (Francia) - Il direttore generale della Bonduelle, Benoît Bonduelle, ha dichiarato che nei prossimi due anni la sua azienda prevede di aumentare di 50.000 tonnellate la produzione di conserve nella regione russa di Krasnodar, con l'obiettivo di portare la produzione a 50 milioni di tonnellate all'anno. L’azienda francese ha inoltre in progetto la costruzione
Modena - Sempre più incisiva la presenza di Cremonini in Russia. Entro la fine del 2013, infatti, il gruppo stima di fatturare 300 milioni di euro nel mercato russo. Presente dal 1985, oggi vanta stabilimenti di produzione di carni a Mosca, Pietroburgo, Rostov, Ekaterinburg e varie piattaforme distributive di prodotti alimentari che veicolano oltre 2mila
Milano - Aumenta la domanda di olio d'oliva in Cina e Russia. Secondo i numeri dell'istituto di analisi dati Gti - Global Trade Information Services -, quest'anno la quantità di olio proveniete dall'Italia è cresciuta in Cina di 2 punti percentuali rispetto al bienno 2011/12, pari a 8,2mila tonnelate, per un valore di 24 milioni
