Assica, assemblea annuale (2): bene i wurstel (+0,2%). Notevole crescita per la produzione di speck (+9%)

2015-06-17T17:02:20+02:0017 Giugno 2015 - 17:02|Categorie: Salumi|Tag: , , , , , , , , , |

Milano – Variegati i risultati economici dei singoli salumi, secondo i dati diffusi oggi nel corso dell’assemblea di Assica. A soffrire di più sono stati, anche nel 2014, i prodotti a maggiore valore aggiunto. Nonostante la contrazione complessiva della produzione, prosciutto crudo e cotto, leader del settore, hanno visto la loro quota complessiva scendere al 48,6% dal 48,8% dell’anno precedente e al 52,1% in valore dal 52,4%. La produzione di prosciutti crudi è scesa a 285.200 ton (-2,1%), quella di prosciutti cotti si è fermata a 281.500 ton (-0,8%). Risultati simili a valore, con il prosciutto crudo che ha registrato un calo del 3,1% (2.154 milioni di euro) e il cotto che mostra una contrazione dell’1,3% per 1.918 milioni di euro. Trend negativo anche per la mortadella, a volume (167.400 ton, -2%), per un valore di 670,4 milioni di euro (-0,7%). Risultato positivo, invece, per i wurstel che hanno raggiunto il traguardo delle 70mila ton (+0,2%) per un valore di circa 245,4 milioni di euro (+0,3%). Notevole crescita per la produzione di speck, salita a 31.600 ton (+9%) per un valore di 318,4 milioni di euro (+8,3%). Quella di salame, invece, si è fermata a 108.100 ton (-0,8%) per un valore di 911 milioni di euro (-1,6%). Risultato positivo anche per la produzione di pancetta (+0,8% per 52.600 ton e +1% in valore per 243,7 milioni di euro), mentre ha evidenziato una nuova contrazione la coppa (-0,6% per 41.800 ton e +0,6% in valore per 323 milioni di euro). Ancora un trend negativo, infine, per la bresaola, che ha visto la produzione scendere sia in quantità (-0,9% per 15.600 ton) sia in valore (-1,7% per un valore di 254 milioni di euro).

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