Roma – “L’ultimo dei miei obiettivi è andare in contrasto con le imprese italiane: per questo abbiamo avviato un percorso con Unionfood che ci consenta di arrivare, tra qualche mese, a una programmazione condivisa sul divieto di utilizzare denominazioni mutuate dal mondo della carne, del pesce, dei salumi per prodotti costituiti esclusivamente da proteine vegetali”.
Bruxelles (Belgio) – Unione Italiana Food, associazione di Confindustria che riunisce 550 aziende dell’industria agroalimentare, ha inviato un parere sulla legge contro la produzione e commercializzazione della carne coltivata alla Commissione Ue. Ne sottolinea alcune storture e richiede l’eliminazione di una sua parte: quella che vieta il meat sounding, ovvero l’impiego dei nomi tipicamente associati
Bologna – “Il cambio di denominazione dei prodotti rappresenta un danno per i consumatori e per l’intero settore. Non è escluso, inoltre, che da questo obbligo siano esentati i brand esteri, con il paradosso di una penalizzazione per le aziende italiane rispetto ai concorrenti europei e internazionali: la conseguenza potrebbe essere una spinta a valutare
Roma – Presentato nei giorni scorsi a Roma il terzo Bilancio aggregato di sostenibilità di Unione Italiana Food, l’associazione che riunisce oltre 550 aziende appartenenti a 20 diversi settori merceologici. Il report, realizzato sulla base di 43 bilanci di sostenibilità redatti dalle imprese associate, analizza e valuta indicatori e parametri relativi a quattro ambiti principali:
Milano – In un’intervista a tutto campo rilasciata al Sole 24 Ore, Paolo Barilla, in qualità di presidente di Unione Italiana Food (leggi qui), dice la sua su sicurezza alimentare, aumento dei prezzi e inflazione. Parlando di sostenibilità, Barilla spiega: “Il cambiamento climatico mi preoccupa di più dell’aumento dei costi di energia e inflazione”. Ma
Milano - “Il voto della Commissione Ambiente sugli imballaggi (leggi qui, ndr), vietando, di fatto, l’utilizzo di confezioni monouso per frutta e verdura dal peso inferiore a un chilo, potrebbe avere un impatto fortemente negativo sul settore della IV gamma, che, nel 2022 in Italia ha registrato un valore complessivo di 982 milioni di euro
Milano - Le vendite di caramelle in Italia hanno raggiunto le 33.596 tonnellate (+7%) e generato un valore di circa 359 milioni di euro. Queste le ultime rilevazioni di Unione Italiana Food su dati Circana. A trainare il settore, secondo l’analisi, sono in particolar modo le caramelle gelée (+10,4%). Seguite da quelle dure-ripiene (+9,4%). Una
Roma – In occasione del World Pasta Day, la giornata internazionale dedicata alla pasta, in programma mercoledì 25 ottobre, Unione Italiana Food e Ipo – International Pasta Organisation hanno rilasciato una serie di dati relativi al comparto pastario. Nel 2022 la produzione mondiale di pasta sfiorava 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021). L’Italia è
Roma – Le caramelle sono un prodotto particolarmente apprezzato dagli italiani. Secondo un’analisi Bva Doxa – Unione Italiana Food, infatti, nella penisola sono 9 su 10 gli italiani che consumano caramelle (91%). Di questa percentuale, il 57% lo fa almeno 1-2 volte a settimana. Se per il 34%, poi, non c’è un orario specifico in
Milano - Nel primo semestre 2023, il settore della IV Gamma (frutta e verdura confezionata e pronta al consumo) segna una battuta di arresto, dopo due anni di crescita costante. I dati pubblicati da Circana, registrano infatti una flessione, sia a valore (- 2% per le verdure, -1,7% per la frutta) che a volume (rispettivamente
Roma - “Il divieto di denominazioni che si ispirano a ricettazioni e preparazioni alimentari utilizzate anche per la carne o il pesce, o a terminologie della macelleria, salumeria e pescheria, metterà a rischio un comparto in continua crescita (+10% nel 2021) e aziende che operano in questo settore da decenni, offrendo prodotti sani, naturali e
Unione Italiana Food, l’associazione di rappresentanza dell’alimentare che riunisce 20 categorie merceologiche, ha un nuovo presidente. Paolo Barilla, vicepresidente dell’omonima azienda, guiderà l’associazione per il prossimo quadriennio.
