Disegno di legge contro il meat sounding, il plauso di Assica

Milano - Assica commenta positivamente la proposta di legge in discussione alla Camera contro il meat sounding, ovvero la pratica di chiamare prodotti di origine vegetale con denominazioni tipiche di prodotti di origine animale."Con la scusa di usare nomi già noti", spiega la nota di Assica, "per semplicità si è finito per fare una grande

2023-03-20T10:41:53+02:0020 Marzo 2023 - 10:41|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , , |

Presentata una proposta di legge contro il Meat sounding

Roma - L'Italia potrebbe seguire la Francia sulla strada dello stop al Meat sounding, ovvero l'utilizzo di denominazioni che richiamano carni e salumi per prodotti a base vegetale. Una strada che si preannuncia lunga e in salita, dato che nel Paese transalpino il divieto ha subito un temporaneo stop dal Consiglio di Stato francese. Intanto

2023-02-28T11:52:47+02:0028 Febbraio 2023 - 11:52|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Svizzera: entro l’anno la Corte suprema deciderà sul ‘meat sounding’

Zurigo (Svizzera) – La Svizzera potrebbe essere il primo Paese a prendere posizione sul divieto a diciture come “pollo vegano” o “maiale vegano” in etichetta per i sostitutivi della carne, una pratica nota anche come 'meat sounding'. La decisione verrà presa dalla Corte suprema entro la fine dell’anno e nasce dalla disputa tra la start-up

Meat sounding, ok dal parlamento Ue (2): Assocarni: “Puntiamo al divieto a livello nazionale”

Roma - Dopo il via libera del parlamento Ue all'uso di nomi di prodotti di carne come hamburger o salsiccia per i sostituti vegetali, le associazioni italiane prendono posizione. Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni, dichiara che si tratta di "una non scelta, che va contro i consumatori. Non si tratta di un via libera all'uso

2023-06-27T11:49:15+02:0026 Ottobre 2020 - 11:15|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , |

Meat sounding, ok dal parlamento Ue (1): Delusione di Assica e Unaitalia

Milano - Il parlamento Ue ha dato il via libera all'utilizzo di formule come hamburger, salsiccia e cotoletta per i prodotti vegetali. Delusione e rammarico per aver perso un’occasione sono i sentimenti che provano a caldo Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi) e Unaitalia (Unione nazionale filiere agroalimentari carni e uova). “Per l’industria

2023-06-27T11:51:09+02:0023 Ottobre 2020 - 15:59|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , |

Il parlamento europeo al voto sul meat sounding

Bruxelles (Belgio) - Il parlamento europeo voterà domani in seduta plenaria per esprimersi sull'utilizzo di parole come ‘bistecca’, ‘salsiccia’, ‘scaloppina’, ‘burger’ e ‘hamburger’ per prodotti vegetali. Un mercato, quello delle referenze alternative, che continua a crescere: si stima che il giro d'affari a livello globale sia circa 4,6 miliardi di dollari. Entro quattro anni arriverà

2023-06-27T12:15:50+02:0019 Ottobre 2020 - 12:40|Categorie: Carni|Tag: , |

Francia: stop al meat sounding

Parigi (Francia) - Il parlamento francese ha approvato giovedì una norma che vieta di utilizzare nomi di carni e salumi per cibi vegani e vegetariani. In altri termini, non sarà possibile utilizzare denominazioni come bistecca, hamburger, wurstel e molte altre per alimenti sostitutivi di prodotti di origine animale. Già nel 2017 una sentenza della Corte

2023-06-22T17:04:59+02:0023 Aprile 2018 - 16:25|Categorie: Carni, Mercato|Tag: , |

Gli allevatori americani contro il meat sounding

Washington (Usa) - La Us cattlemen’s association (associazione americana degli allevatori di bovini) ha rivolto un appello al dipartimento dell'Agricoltura (United States department of agricolture) affinché faccia chiarezza sul fenomeno del meat sounding. Nella loro petizione, gli allevatori denunciano la confusione dovuta alla presenza di numerosi prodotti ottenuti da fonti alternative di proteine, in particolare hamburger

‘Meat sounding’: si può, se non ci si riferisce a Dop e Igp

Bruxelles (Belgio) – ‘Meat sounding’ nelle denominazioni dei prodotti sostitutivi delle carni: si può fare. A sancirlo è la Commissione Europea, in risposta a un’interrogazione presentata in merito, a novembre 2016, dagli eurodeputati italiani De Castro e La Via. Unica restrizione indicata: il principio che non si faccia riferimento a Denominazioni espressamente tutelate. E, di

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